#UnaMacchinaPerRudy: tutto quello che non hai capito
Ti condivido questa riflessione di Claudio Gagliardini sulla vicenda #UnaMacchinaPerRudy (nel link la mia analisi con i report e i commenti degli esperti del settore) postata in una discussione su Facebook[1]:
[…]è evidente che “noleggiare” Rudy Bandiera per un anno costi più di 2.500 Euro e se questa operazione non è finita tra le altre è proprio per la sua forza. E’ su questo che il brand ha investito, sulla mole di buzz che ne sarebbe scaturito.
E’ un buon investimento? Io nel merito non ci entro, perché è davvero assurdo star qui ogni volta a criticare le scelte degli altri. Ha sbagliato Rudy a svendersi? Anche qui, problemi suoi. Ma se mi dici che questa operazione è “una delle tante”, io ti rispondo che invece è una delle poche che abbiano saputo far parlare così tanto. E’ il solito “purché se ne parli”, allora? No, perché a sparlarne, facendo ulteriormente lievitare la bolla, non è la rete intera, ma una parte di ultras e di puristi che ci ha voluto per forza vedere qualcosa di sbagliato, cosa che la maggior parte non ha percepito.
Il “percepito comune”, invece, è che Rudy è un figo perché si è fatto regalare una macchina da 20K e la Xxxxx è figa perché ha fatto un’operazione simpatica. Il tutto investendo 2k, con cui non ci compri davvero niente, in rete.
Sto sbagliando prospettiva? Liberi di pensarlo, ma per me questa piccola operazione è #win tutta la vita e il #fail è negli occhi di chi ci vuole vedere a tutti costi un errore che non c’è.
In pochi sono riusciti a capire che lo cosa grande che ha fatto Rudy non è stato portarsi a casa l’auto, ma dimostrare che si può fare. O meglio, che lui può farlo.
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la censura è mia. Scusa Claudio, non voglio fare pubblicità gratis al brand in questione. ↩
Crescita personale e life hack
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