Pinterest o non Pinterest?
Negli Stati Uniti Pinterest è il social network che dopo Facebook genera più traffico verso i siti che linka, almeno stando a una recente ricerca di Shareaholic. Il motivo è anche piuttosto semplice: Pinterest è di fatto una lavagna con dei link che rimandano altrove. Verrebbe quindi logico includere il social fra quelli da utilizzare assolutamente per promuovere un progetto, un brand o semplicemente te stesso, ma tutti quelli che incontro hanno sempre mille dubbi in proposito. Dunque, Pinterest o non Pinterest?
In Italia questo social non ha ancora attecchito più di tanto. È vero che in Pinterest c’è tanta fuffa, ma il principale motivo per cui forse non ha ancora preso piede dalle nostre parti è che noi su queste cose ci arriviamo di solito molto dopo e quando lo facciamo pretendiamo di parlare la nostra lingua. Poca gente, pochi click: l’azione non ha un adeguato ritorno in termini di visibilità, pagine viste etc. Quindi tanto vale lasciar perdere? No.
Intanto ti dico subito che se ti stai occupando di cose fashion, arte, cibo e affini, se nella tua collezione di artefatti ci sono tante immagini o realizzi infografiche, su Pinterest ci puoi stare benissimo e anzi ci andrai a nozze. Anche in Italia. In tutti gli altri casi non ha senso preventivare un serio piano di investimenti di energie e denaro, ma puoi sfruttare Pinterest come strumento di condivisione per creare diversi contenuti interessanti per il tuo pubblico e i tuoi clienti.
Il principio generale è piuttosto semplice: qualunque cosa che possa essere vista come una lista è buona per Pinterest. Significa che se hai un elenco non sterminato di prodotti o servizi, una lista di libri da leggere, una collezione di link a buone pratiche o uno speciale legato a un evento con foto e articoli, financo una rassegna stampa, ecco in tutti questi casi e in mille altri che ti possono venire in mente Pinterest ti sarà d’aiuto. Come? È presto detto.
Quello che devi fare è creare una board a tema. In questa board, che praticamente equivale alla parete metallica del tuo frigo, puoi appenderci più o meno quello che vuoi. In gergo diremmo pinnare, da to pin. Ogni oggetto che entra a far parte della tua collezione è un pin e un pin può essere una semplice foto o un link. Puoi anche collezionare dei testi, per esempio degli aforismi o una lista di cose da fare o non fare. In questo caso dovrai avere l’accortezza di scrivere la didascalia delle foto che andrai a caricare. Usa delle foto evocative e delle didascalie brevi e significative. Per esempio se vuoi collezionare degli aforismi puoi usare la foto di chi li ha detti o un’immagine dell’oggetto menzionato. Al posto delle immagini puoi mettere anche dei loghi e costruire così una lavagna con le aziende del tuo gruppo o le startup incubate presso il tuo acceleratore. Insomma, ti puoi sbizzarrire, e già che ci sei colleziona infografiche a tema, è una cosa di cui il pubblico di Pinterest va ghiotto. L’importante però è che ti sia chiaro che tutto questo non sarà diffuso tramite Pinterest, ma dovrai veicolarlo al tuo pubblico attraverso i tuoi social network e il tuo sito web.
Il consiglio che ti do è di creare almeno tre o quattro lavagne prima di cominciare a diffondere quello che hai creato, giusto per non fare la figura di essere quello che sta provando Pinterest e poi non lo userà più. Cioè, anche fosse così – e in effetti penso che lo userai poco – non si deve vedere e avere più di una board fatta bene serve a dare l’idea che tu sia un utente attivo, con la conseguenza di aumentare i tuoi follower. Cosa di cui ti dovrebbe importare poco, ma dal momento in cui scegli di essere presente sul network non puoi non occuparti della tua immagine. Quindi, mi raccomando: la foto del profilo, la bio e il link al tuo sito e ai tuoi social non devono mancare. E poi, se cominci con tre o quattro collezioni buone hai fin da subito del materiale valido da condividere. Non te le giocare però tutte subite. Creale, mettile on line subito e condividile piano piano. Magari embeddandole nei tuoi blogpost.
Ricapitolando, Pinterest o non Pinterest? Pinterest, ma con cognizione di causa:
- Se lo usi in italiano devi aspettarsi un ritorno dal network piuttosto basso, a meno che tu non operi in uno di quei settori di cui sopra. Se può avere senso per il tuo pubblico che tu scriva in inglese, questo potrebbe aumentare decisamente il traffico generato dal tuo profilo Pinterest verso il tuo sito Internet;
- Essere presente su Pinterest aumenta comunque la “presenza sociale” della tua azienda o del tuo progetto;
- Pinterest è una dashboard per collezionare cose e al di là del valore della singola board, che se ripubblicata da altri contribuirà alla promozione del tuo brand, se sei in grado di collegare ogni oggetto pinnato al tuo sito tramite un link puoi pensare di generare una discreta quantità di traffico verso il tuo sito.
Se ti interessa il discorso, gli amici di Pinterestitaly hanno un interessante blog dove potrai approfondire il tema.
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