Salta al contenuto

Cosa ti serve per concentrarti su ciò che vuoi più di ogni altra cosa

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
3 minuti
Cosa ti serve per concentrarti su ciò che vuoi più di ogni altra cosa

Quando ho una cosa importante da fare, mi ci dedico come prima cosa al mattino. Se si tratta di lavoro, come prima cosa quando mi siedo alla scrivania. Dedicarsi completamente a un’attività significa evitare di disperdere tempo ed energia, le uniche risorse finite a nostra disposizione, in attività diverse da ciò che rappresenta l’obiettivo primario. Infatti, qualunque cosa che venga prima – specie consultare le notifiche del telefono, Facebook o l’email – ci distrae. Quando ho deciso di trasformare la Sfida di Vivere Intenzionalmente in un libro, per esempio, ho chiuso tutti i progetti che avevo aperti, a partire dalla Membership che ora non esiste più – puoi sempre supportare Vivere Intenzionalmente ottenendo in cambio la mia gratitudine eterna 🙂

Da cosa dipende la capacità di concentrazione

Essere concentrati su quello che facciamo è l’unico modo per raggiungere i nostri obiettivi. La nostra capacità di concentrazione dipende da tre fattori strettamente correlati fra di loro:

  • motivazione
  • disciplina
  • confidenza.

La motivazione è alla base della nostra capacità di avanzare quotidianamente verso il raggiungimento dei nostri obiettivi. Quando manca, la disciplina è chiamata in sua supplenza, come ho spiegato nell‘elogio della Disciplina. Senza disciplina, siamo kaput, perché quando cala la motivazione e non abbiamo disciplina allora davvero non c’è più nulla da fare.

La confidenza dipende dalla nostra capacità di allineare i nostri valori con le azioni che compiamo ogni giorno. Queste azioni dipendono dalla chiarezza con cui guardiamo alla nostra vita, e per questo il percorso che ho creato inizia con alcune difficili domande per capire chi siamo davvero.

È un po’ un circolo virtuoso, perché la chiarezza la otteniamo con l’azione, e per questo consiglio di partire a piedi scalzi, vale a dire cominciare ad agire nella nostra vita anche se non siamo preparati a farlo e ci pare che le condizioni non siano adatte.

L’arma della motivazione

La motivazione cresce con l’aumentare della confidenza in noi stessi, vale a dire nelle nostre capacità di completare il progetto a cui stiamo lavorando, e del valore dell’obiettivo che ci siamo posti. Decresce quanto più si moltiplicano gli elementi di disturbo, e cioè i mille stimoli a cui siamo esposti, e con il tempo che abbiamo a disposizione per raggiungere l’obiettivo.

Ti faccio un esempio. Ho deciso di finire il libro di Vivere Intenzionalmente entro metà agosto. Per farlo, in questa fase devo scrivere due capitoli al giorno. Sono capitoli molto corti, di solito, e anzi forse chiamarli capitoli non è correttissimo, ma questi sono affari miei 😉 Questa settimana ne ho scritti 17. Sono i piccoli obiettivi che possiamo raggiungere con un piccolo sforzo che ci aiutano a creare confidenza, celebrando una serie di piccole vittorie. Il valore di questo progetto per me è altissimo, perché rappresenta la summa delle ricerche compiute negli ultimi quattro anni per imparare a vivere secondo le mie intenzioni. Gli stimoli esterni li ho ridotti all’osso, cominciando a bloccare Facebook su iPhone e iPad 1 e applicando delle regole per usare Facebook senza farmi usare da Facebook.

Un trucco che tutti possiamo applicare

Con piccoli obiettivi per ogni giorno e un grande traguardo da raggiungere in breve tempo siamo in grado di trovare la motivazione necessaria a procedere lungo il nostro percorso. Senza disciplina, però, è difficile superare i momenti difficili. Che prima o poi arrivano. E solo creando confidenza riusciamo ad alimentare questo circolo virtuoso.

Il mio sistema per fare questo è combinare MIT e Bullet Journal. Programmando ogni giorno i miei MIT, anche quando si tratta solamente di scrivere 2 capitoli, generalmente riesco a fare più cose di quante non fossi in grado di fare prima. O meglio, meno cose, ma più importanti.

Nella mia agenda per oggi c’erano tre task: scrivere due capitoli del libro, scrivere la newsletter e riprendere l’auto dal meccanico. Tutti e tre raggiunti. Facile, no? Lasciando da parte altro che, pazienza 🙂 Se nell’agenda ci sono solo cose importanti, e se l’agenda è aperta costantemente davanti a noi, è più difficile dedicarsi ad altro. E questo ci aiuta a rimuovere il superfluo e concentrarci su quanto è essenziale per raggiungere i propri obiettivi.


  1. Gli strumenti che uso per scrivere il libro. 
Riflessioni

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.