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Perché scrivi?

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
1 minuto

Per chi scrivi? Domanda ricorrente e dalle diverse interpretazioni.

Scrivo innanzitutto per me stesso. E scrivo per raccontare qualcosa a qualcuno di diverso da me. Non fosse altro, un me diverso da quello che scrive, già per il semplice fatto di essere un me che legge, tempo dopo e quindi con una maturità diversa, acquisita anche proprio e grazie alla scrittura, rispetto a quella del me che scrive.

Scrivo per qualcuno che non c’era, mi verrebbe da rispondere per buona parte delle cose che ho scritto da giornalista. Scrivo per condividere, rispondo se penso a questo blog. Per chi scrivi? è una domanda che se ne tira dietro un’altra.

Perché scrivere?

Tempo fa El País Semanal ha raccolto le motivazioni di una cinquantina di scrittori. Quella che trovo più vicina alla mia realtà è: Scrivo per viaggiare nelle vite degli altri (Adam Haslett).

Ogni volta che scrivi entri in contatto con personaggi diversi, a partire dalla persona per cui stai scrivendo e dai soggetti delle tue frasi. Se poi racconti una storia, diventi partecipe della vita dei tuoi personaggi, condividi con loro abitudini, conquiste e miserie. È anche per loro che scrivo.

Che significa scrivere?

Condivido parola per parola quello che ha risposto Amélie Nothomb alla domanda.

È la stessa cosa che innamorarsi. Si sa che non è una buona idea e uno non sa come ci è arrivato, ma quanto meno deve provarci. Gli si dedica tutta l’energia, tutti i pensieri, tutto il tempo. Scrivere è un atto e, come l’amore, è qualcosa che si fa. Non se ne conoscono le istruzioni per l’uso così si inventa perché necessariamente devi trovare un mezzo per farlo, un mezzo per riuscirci.

Scrivere

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.