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Nuove abitudini vs buoni propositi

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
3 minuti
Nuove abitudini vs buoni propositi

L’arte di vivere risiede in un costante ri-aggiustamento di quello che ci circonda. KAKUZŌ OKAKURA

Tutti abbiamo dei buoni propositi per il 2017. Tutti li avevamo per lo scorso anno. E l’anno prima ancora. E magari, qualche volta, abbiamo fatto pure l’abbonamento alla palestra o comprato libri o corsi per imparare qualcosa di nuovo e poi… Sono ancora lì. Il fatto è che le buone intenzioni non hanno alcun valore se non si tramutano in azioni concrete. Per questo, più che buoni propositi, per l’anno che è appena iniziato ci conviene concentrarci su nuove abitudini.

Intenzione e azione

La differenza principale fra propositi e abitudini è che i primi sono intenzioni e le seconde azioni. Le abitudini sono azioni che si ripetono senza che ci stiamo a pensare. In modo automatico. Nascono da un bisogno, si sviluppano attraverso un rituale e si concludono con un premio. Circa il 40 per cento delle azioni che compiamo ogni giorno sono abitudinarie. Per questo il modo migliore per incidere sulla nostra vita è lavorare sulle abitudini.

Come scegliere una nuova abitudine e seguirla

Di abitudini che ci farebbero bene ce ne sono a iosa, dal semplice bere un bicchiere d’acqua appena svegli (per reidratare il nostro corpo, migliorare il metabolismo e coltivare la disciplina), alla meditazione (per ripulire la nostra mente, imparare a viver nel qui e ora e riuscire a riconoscere la realtà per quello che è), alla corsa (per mantenere in forma la macchina con cui viviamo la nostra vita, trovare soluzioni ai problemi che ci assillano e aumentare la nostra produttività). Quale abitudine scegliere per iniziare?

Innanzitutto, mai cominciare con il cambiare una vecchia abitudine. Pur essendo relativamente semplice, è molto più difficile che radicarne una nuova.

Per scegliere le abitudini per l’anno nuovo è bene partire da un’analisi di hardware e software della nostra mente, per vedere se abbiamo bisogno di un aggiornamento per vivere secondo le nostre intenzioni, e poi concentrarci sui nostri valori. Le abitudini che andremo a coltivare serviranno infatti per allineare le nostre azioni con i nostri valori, così da costruire la nostra integrità.

Il tempo delle abitudini

Il problema con le abitudini è che necessitano di parecchio tempo per radicarsi. In media, 66 giorni. Ne possono bastare 21, ma potrebbero servirne anche parecchi di più. Ogni studio ha la sua risposta. Noi prendiamo per buono questa: non sarà una passeggiata.

Fatti due conti: in un anno, se ci impegnano a fondo, possiamo radicare cinque o sei nuove abitudini. Quindi, occorre sceglierle con cura.

Le cose in cui credi diventano i tuoi pensieri.
I tuoi pensieri diventano le tue parole.
Le tue parole diventano le tue azioni.
Le tue azioni diventano le tue abitudini.
Le tue abitudini diventano i tuoi valori.
I tuoi valori diventano il tuo destino.
MAHATMA GANDHI

Come creare una nuova abitudine

Nel suo libro Essential Zen Habits, Leo Babauta identifica delle “regole” da seguire per costruire un’abitudine che duri nel tempo:

  • concentrarsi su una sola abitudine alla volta;
  • iniziare con qualcosa di così semplice che sia quasi impossibile non riuscire a farlo;
  • un’abitudine deve essere ripetuta tutti i giorni;
  • concentrarsi sul primo passo, non sull’intera abitudine (es.: sedersi sul cuscino per iniziare a meditare, andare al parco per iniziare a correre, comprare frutta e verdura per mangiare più sano)
  • osservare i nostri pensieri, in particolare quelli negativi, originati dal meccanismo di difesa che il nostro cervello attiva per impedirci di cambiare lo status quo in cui si trova a proprio agio;
  • non saltare due giorni di fila;
  • rendersi responsabile, vale a dire comunicare ad almeno un’altra persona quello che faremo per essere responsabile delle nostre azioni nei confronti di questa (meglio ancora se incarichiamo questa persona di punirci in caso ci tirassimo indietro).

Le mie nuove abitudini

Per questo 2017 io ho deciso di concentrarmi su:

  • scrivere, come rituale, perché anche se lo faccio più o meno tutti i giorni, non è ancora un rituale sacro, e scrivere qualcosa che non verrà pubblicato nel giro di qualche giorno mi crea ancora grossissime difficoltà;
  • cucinare, per mangiare più sano;
  • andare a letto presto, per alzarmi prima di mia figlia;
  • correre, per arrivare a fare 10 chilometri almeno una volta alla settimana.

Sono tutte cose che più o meno ho praticato negli anni passati, ma che per un motivo o per l’altro ho lasciato un po’ andare nel corso degli ultimi, un po’ difficili, dodici mesi.

Dalle abitudini ai rituali

È sulle abitudini che si costruiscono i rituali ed è attraverso questi che possiamo hackerare la nostra vita per riuscire a condurla secondo quelli che sono i nostri valori e i nostri obiettivi.

Per questo motivo attorno alle abitudini ho costruito il quarto modulo del percorso per chi vuole vivere secondo le proprie intenzioni.

Meditazione

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.