Letture pandemiche
Pare di capire che le prossime feste le passeremo chiusi in casa, e quindi è forse giunto il momento per condividere una lista di libri da leggere. Oltre che proporti i miei, ho pensato di condividere i testi migliori che ho letto circa i temi di cui tratto. Magari qualcuno può funzionare anche come regalo last minute (ahimè i miei libri arriveranno dopo Natale, mannaggia ad Amazon!). Alcuni non sono stati tradotti in italiano, o non ho trovato io la traduzione.
Vivere intenzionalmente – Semplici pratiche per riconnettersi con i propri perché. In questo libro ho raccolto quattro anni di ricerche che stanno alla base di questo progetto. L’obiettivo del libro è sviluppare una forma mentis volta a proteggere le risorse finite che abbiamo (tempo, energia e attenzione) e a difenderci dalla società della distrazione che non lascia spazio ai nostri legittimi interessi e alle nostre passioni. Il corso La Sfida di vivere intenzionalmente è invece una serie di sfide per mettere in pratica tutto ciò. I contenuti sono più o meno gli stessi, ma nel libro sono approfonditi, nel corso finalizzati alla pratica quotidiana.
La Pratica – Comprendere la meditazione, superare le difficoltà e stabilire un’abitudine salutare. In questo testo spiego le origini e l’evoluzione della meditazione, i suoi benefici, e indico come affrontare i problemi che chiunque inizi a meditare si trova ad affrontare. È un testo agnostico, non religioso e non laico.
Essential Zen Habits, di Leo Babauta. Ottimo vademecum per costruire nuovi abitudini. Che poi sono alla base del cambiamento che tutti cerchiamo: nella vita, nel lavoro, o in altro, ogni qualvolta ci sia necessità di aggiustare il tiro sviluppare nuove abitudini o cambiarne di vecchia diventa cruciale.
Mente zen, mente di principiante. Conversazioni sulla meditazione e la pratica zen di Shunryu Suzuki-Roshi. Non è un testo sulla pratica, ma su quello che le sta dietro, sul modo di vivere Zen e su un approccio alla vita più semplice. Per me, un capolavoro. È il riassunto di alcune discussioni tenute dal maestro con i propri allievi.
Essentialism (in italiano Dritto al sodo), di Greg McKweon. L’autore affronta le difficoltà di individuare quello che fa la differenza. È un po’ più orientato al lavoro che non alla vita quotidiana, ma i principi sono validi anche per questa. Utile per approfondire alcuni aspetti del minimalismo.
The Crossroads Between Should and Must, di Elle Luna. Nato da un articolo, il libro analizza il punto di incrocio fra quello che dovremmo e quello che dobbiamo, o meglio vogliamo, fare.
Living Forward: A Proven Plan to Stop Drifting and Get the Life You Want, di Michael Hyatt e Daniel Harkavy. Spiega come fare un piano di vita, ovvero come tracciare un percorso da seguire per il resto della nostra esistenza.
Come parlare perché i bambini ti ascoltino & come ascoltare perché ti parlino, di Adele Faber e Elaine Mazlish. L’ho citato diverse volte e lo sto studiando ancora. Un testo che non solo aiuta a capire e gestire meglio i bambini, ma che ci aiuta a capire molto anche di noi genitori.
Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita, di Nassim Taleb. Un libro che spiega come le decisioni che prendiamo sulla base di quello che sappiamo siano le più sbagliate che possiamo prendere, e aiuta a capire come analizzare ogni situazione.
In coda, due titoli che non c’entrano molto, ma che ho trovato molto belli.
Jazz improvisation made simple, di Brent Vaartstra, giovane jazzista newyorkese che ha creato una community online alla quale mi sono iscritto di recente. Ottimo per chi sta muovendo i primi passi nel jazz.
The Jedi Path, per gli appassionati di Star Wars. A leggerlo con attenzione, ci si ritrovano tanti degli argomenti che tratto nei miei scritti.
Quali sono i libri più interessanti che hai letto nell’ultimo anno?
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