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La nicchia

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
3 minuti
La nicchia

Ogni volta che sei pronto a cliccare il bottone “pubblica”, c’è una creatura misteriosa che ti tira per la giacchetta e di ti invita a modificare il titolo per attirare più persone possibili sul tuo sito. Si chiama sindrome da clickbait, è piuttosto grave, ma si cura.

Il fatto è che, istintivamente, ognuno di noi vorrebbe che il proprio blog macinasse pagine viste a go go, ma giudicare il valore di quello che scriviamo dal numero di volte in cui gli ip che si connettono al nostro sito richiedono una pagina è un errore. Un blog è una droga per cui il lettore deve tornare da noi, non andare da altri, e se non riusciamo a generargli quel senso di dipendenza falliamo in quell’unica attività in cui dovremmo essere un po’ più smaliziati: acquisire lettori. Come generare quindi quella dipendenza?

Acquisire il lettore

Il modo più semplice per fare tuo un lettore è pubblicare contenuti ad hoc. Ogni articolo del tuo blog deve rispondere all’esigenza di uno specifico lettore, risolvergli un problema oppure offrirgli qualcosa da mettere in pratica subito. Così lo convinci a iscriversi alla tua mailing-list. Poi però lo devi mettere nelle condizioni di farlo.

Il form a fine pagina è uno strumento d’obbligo perché quando il lettore finisce di leggere, se l’hai convinto, è da lì che si iscrive.

E però, anche la barra in alto funziona molto bene, sai perché? Perché la gente scrolla, vede che il contenuto è interessante, ma magari non ha tempo, e se lo segna da leggere su Instapaper o Pocket, e però vuole ricordarsi dove l’ha trovato, così si iscrive, che tanto al massimo si cancella poi.

Infine, se hai un contenuto parecchio lungo, può essere buona cosa mettere a disposizione un form di iscrizione anche a metà strada (embedded form) magari specifico per il tema trattato in base al tag o alla categoria.

Come trovare lettori

Ragionando in termini di pagine viste, siamo portati a pensare di dover raggiungere il maggior numero di persone con i nostri articoli, ma non c’è niente di più sbagliato. Così facendo infatti quello che abbiamo scritto non interesserà a tutti quelli che arriveranno sulla pagina, perché non l’abbiamo scritto esclusivamente per loro. In qualunque contesto pubblichiamo il nostro blog, quello che è necessario fare per conquistare il lettore è andare in verticale, o come dicono gli americani niche down. Scrivere contenuti per un target specifico è l’unico modo per conquistare quel target. E con target specifico intendo una sottonicchia della tua nicchia.

Quando fai una ricerca su Google, quante pagine dei risultati di ricerca apri? Quante volte ne apri tre o quattro di fila, gli dai un occhio, e poi ne leggi una sola? Ecco, ti confido un segreto: il tuo lettore si comporta alla stessa maniera. Per evitare che il tuo articolo sia una di quelle pagine, ma sia invece la pagina da aprire e leggere, devi essere il più specifico possibile per quella nicchia di lettori con cui ti berresti volentieri una birra al bar.

Pochi lettori = un grande blog

Non è il numero di lettori a fare grande un blog, è il rapporto che sei in grado di instaurare con i tuoi lettori, e non c’è rapporto se 1) non crei contenuti specifici per la tua audience e 2) i tuoi lettori non ti danno l’email per mandargli altri articoli.

Il business del contenuto online per molti funziona con centinaia di migliaia di pagine viste e banner pubblicitari a go go, ma questo richiede tantissimi contenuti che gioco forza sono di bassa qualità, perché pagati due lire e riempiti di pubblicità. Funziona, per carità, ma funziona anche creare una nicchia di persone e vendere loro un prodotto specifico, magari lo stesso che hai comprato tu, o ancora meglio “vendere” loro la tua esperienza.

Una piccola audience targettizzata vale molto di più che una grande audience generalista. Quando ti presenti ai tuoi lettori per l’esperienza che hai, loro si fidano di te e seguono i tuoi consigli. E crei un legame di penna fra te e loro, puoi costruire qualcosa di grande con il tuo blog.

Conclusioni

Puntare a raggiungere una vasta audience lavorando di SEO e social e allargando a dismisura l’audience del nostro blog non ci aiuta a farlo crescere, ma solo a farlo inciccire. Per far diventare grande il nostro blog abbiamo bisogno di parlare a una piccola audience di persone con cui andremmo volentieri a mangiare insieme, perché sono loro quelli a cui interessa davvero quello che scriviamo.

Per misurare questo successo occorre registrare il tasso di conversione del nostro blog e scoprire quali articoli convertono di più, che è esattamente il tema che ho trattato nella newsletter di questa settimana.

Scrivere

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.