I numeri dei fantasmi
Spulciare la rubrica dei contatti è una vecchia abitudine, di quando le SIM contenevano al massimo 120 nomi. Sempre più spesso incappo in numeri di gente che non fa più parte della mia vita. A volte non ricordo neppure chi fossero e le cancello. Altre volte, sono persone non più presenti nella mia vita, ma che ci hanno lasciato una qualche traccia.
Alcune sono passate così. Han fatto un pezzo di strada insieme a me e poi puff, sparite senza quasi che me ne accorgessi. Di loro mi è rimasto un numero di telefono che a volte trattengo perché si sa mai, potrebbe tornarmi utile. E anche un po’ per pigrizia.
Ci sono alcuni numeri che ci resteranno per sempre, nella mia rubrica. Non li chiamerò mai più e avere il loro numero di telefono è inutile perché non c’è più modo di contattarli, almeno da questo lato qui della vita. Che ci fanno ancora nella mia rubrica?
Ci stanno per ricordarmi che c’erano. Tutto qui.
A volte questi fantasmi mi strappano un sorriso. Penso che hanno trovato il modo di fare una vacanza nella mia vita. E allora penso a quelli che non ci sono. Che non ci sono mai stati in questa rubrica perché quando l’ho iniziata non c’erano già più.
È così tanto che non compongo il loro numero di telefono che non lo ricordo neppure. Ricordo però quelle sere d’estate in coda alla cabina telefonica per chiamarli, con i gettoni che mi saltavano in mano e l’emozione di sentire la loro voce uscire dalla cornetta della Sip.
Dovresti avere, durante la tua vita, la possibilità di registrare dei messaggi per chi ti chiamerà dopo. Per i tuoi cari e per chi invece non sei riuscito a mandare a quel paese mentre eri ancora qui.
Non ti è mai capitato di chiamare una persona che non c’è più? È un’esperienza drammatica. Pensa, non sarebbe meglio sentirselo dire da lei con un messaggio personalizzato? Ciao Silvio, scusami non ci sono più. È un sacco di tempo che non ci sentiamo, ma ci tenevo a dirti che non mi sono mai dimenticato di te.
Oppure: Ora che non ci sono più te lo posso dire: vai aff…
Se ci fosse, ogni tanto telefonerei alla mia nonna per sentirmi ancora chiamare Silvietto. Non ho più permesso ad altri di farlo e me la prendo quando qualcuno ci prova. È come rubarle il numero di telefono. Non si fa.
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