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Due semplici hack per ricordarti di fare quello che vuoi

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
3 minuti
Due semplici hack per ricordarti di fare quello che vuoi

Ogni anno presenta due momenti cruciali: quello in cui pianifichiamo gli obiettivi da raggiungere nei prossimi dodici mesi, e quello in cui ci rendiamo conto che abbiamo fallito nel raggiungerli. A volte questo secondo momento non arriva, per il semplice fatto che non abbiamo seriamente dato seguito alle nostre intenzioni. Il modo migliore che ho trovato per non dimenticarmi di realizzare i miei progetti è condurre revisioni costanti, ogni mese, del piano che ho definito fra la fine di dicembre e l’inizio dell’anno. Questo tipo di revisioni sono anche un ottimo strumento per capire te stesso e gestire la vostra relazione.

Pianificare l’imprevisto

Così il primo giorno del nuovo mese riprendo in mano la lista degli obiettivi del mese precedente, e verifico a che punto sto con il mio piano annuale. (Se non hai fatto il tuo piano, puoi sempre farlo adesso utilizzando il planner che trovi sul sito per pianificare un anno memorabile). L’altro giorno, svolgendo questa revisione, mi sono reso conto che ho già consumato un dodicesimo del tempo che avevo quest’anno per realizzare i miei progetti. Diverse delle cose programmate per gennaio le ho fallite perché abbiamo fatto dieci giorni di influenza famigliare e ho distrutto l’auto in un incidente, con tutte le conseguenze che questo ha portato sulla gestione della famiglia. Così non ho raggiunto l’obiettivo principale del mese, che era studiare un libro su come parlare ai bambini perché ti ascoltino e come ascoltarli perché ti parlino, anche se sono a buon punto. Lo stesso vale per buona parte delle attività pianificate, che richiederanno ancora qualche giorno per essere concluse. Questo significa rivedere tutti i progetti per l’anno e cominciare a depennare qualcosa da febbraio, rimandandolo ai prossimi mesi. Per questo nel mio planner indicavo di mettere in agenda molte meno di cose di quelle che avremmo voluto: gli imprevisti non sono per nulla imprevedibili, ma fanno parte del gioco.

Quello che vuoi fare e quello che ti va di fare

Un altro aspetto complicato dello scorso mese è che mi sono lasciato trascinare in alcune ricerche relative ad attività su cui avrei voluto concentrarmi più avanti. Questo mi ha insegnato che devo essere un po’ più nazista nella gestione dei miei to do, pianificando del tempo da dedicare a quello che mi va in quel momento lì, altrimenti finisco col ritrovarmi a consumare del tempo destinato ad altro per qualcosa che in quel momento è di mio interesse, oppure no, ma in ogni caso mi ritrovo con quel sentimento di colpa per non aver seguito il mio piano o i miei desideri.

Non tutto però è andato male. Nel corso del mese di gennaio sono riuscito a riprendere due abitudini cruciali, vale a dire lo yoga e la meditazione appena alzato, e ho scritto abbastanza regolarmente.

    Come ricordarsi di quello che è importante

    Alla fine della mia revisione ho deciso di mettere in pratica per febbraio alcuni accorgimenti, ovvero mettere nero su bianco gli obiettivi del mese attraverso post-it, index card, bullet journal, lavagna, promemoria, insomma tutto quanto sia funzionale a ricordarmi di fare quello che ho scelto di fare ovunque mi giri, così da proteggermi da me stesso.

    Ieri ho preso la un’index card e l’ho appiccicato sotto al monitor del computer, così da avere sempre presente quali sono i miei obiettivi del mese1. Poi ho creato un wallpaper per il mio iPhone e ce li ho scritti sopra. Non avendo alcuna app sul desktop, il mio wallpaper si vede ben chiaro, e così d’ora in poi ogni volta che prendo in mano l’iPhone mi ricordo su cosa concentrarmi.

    1. Per altro, scattando la foto che vedi qui sopra mi sono reso conto che il mio studio ha bisogno di un intervento di decluttering.

    Silvio Gulizia Twitter

    Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.