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La via del fallimento

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
3 minuti
La via del fallimento

Vorrei ricordarmi ogni giorno cosa significa imparare a camminare. Quel coraggio, quella volontà e quello spirito d’avventura che avevamo quando eravamo poco più che neonati sono elementi chiavi per vivere intenzionalmente.

Purtroppo crescendo li lasciamo per strada. Come se una volta usati non fossero più utili. E invece costituiscono un importante bagaglio di conoscenze.

Gente che cammina verso una montagna

Rischiare

Le cose che fanno male istruiscono. BENJAMIN FRANKLIN Click to Tweet

Qualche mese fa ho visto compiere a mia figlia i suoi primi passi. Un po’ titubante, ha abbandonato il tavolino a cui si reggeva per venire da me. Come al solito ha cercato le mie mani, ma non essendo queste alla sua portata non ha avuto altra scelta che camminare. L’ha fatto perché vedeva quello che voleva alla sua portata, anche se richiedeva un importante investimento di fiducia nei suoi mezzi. Anche se richiedeva un’azione che non aveva la più pallida idea di come si facesse. Perché, semplicemente, non aveva mai camminato.

E insomma, ha lasciato la sua comfort zone e si è diretta verso di me. Si è presa un rischio. Un passo. Un altro passo, e poi è caduta.

Insieme abbiamo celebrato questa sua piccola conquista. Quello che inizialmente le è parso un fallimento, essere caduta, è presto divenuto una vittoria: i suoi primi passi!

Fallire in avanti

La vita è così. Se vuoi migliorarla, se vuoi smettere di gattonare e iniziare a camminare, devi prenderti un rischio. Devi essere cosciente che andrai incontro a necessari fallimenti prima di incontrare il successo.

Se sei insoddisfatto del lavoro o di come spendi il tempo libero, impara di nuovo a camminare. Click to Tweet

Metti da parte le tue certezze e parti. Aspettati di cadere e ricadere. Ti toccherà rialzarti più volte. Fallo senza mai dimenticare l’obiettivo finale.

Senza una visione chiara non ci riuscirai. Senza obiettivi a breve, medio e lungo termine resterai bloccato dove sei. Mia figlia non voleva camminare, ma voleva venire da me, e farsi prendere in braccio. Camminare era il percorso necessario per raggiungere il suo obiettivo.

Poi certo, è caduta. Si è fatta male e si è messa a piangere. In ogni caso, fra le mie braccia ci è arrivata 😉

Questo fallimento non le ha impedito di imparare a camminare. Anzi, le è servito da lezione per la volta successiva. Ha capito che l’unico modo di avere successo è fallire in avanti.

Nulla si ottiene così, solo perché lo vuoi. Ogni traguardo costa fatica. Ogni conquista si raggiunge solo alla fine di un percorso in cui non mancano fallimenti. Vincere una volta è facile, può capitare a chiunque. Continuare a farlo richiede invece di imparare a perdere. Perché se non sai come si arriva alla sconfitta, non sei in grado di renderti conto quando ti trovi sulla via del fallimento.

I miei primi passi

Nella mia vita muovere i primi passi significa alzarmi dal letto quando ancora mia moglie e mia figlia dormono per lavorare sui miei progetti. Su qualcosa che sto cercando di costruire per il mio futuro.

Ogni volta che sbaglio, mi deprimo. Passa un po’, ma prima o poi arriva il momento in cui capisco perché non ci sono riuscito. Questo mi dà la forza di riprovarci e di rimettermi in pista. Prima o poi imparerò a camminare per la mia strada e a raggiungere i miei obiettivi. E non è importante quante altre volte dovrò cadere e farmi male per riuscirci.

Prima o poi starò dritto sulle mia gambe e riuscirò a camminare come i grandi. Per il momento, continuo a gattonare nella vita di tutti i giorni concedendomi qualche passo nelle prime ore del mattino.

Mi sto facendo le ossa. È stramaledettamente complicato, ma d’altra parte è la vita ed è programmata per essere così.

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.