Salta al contenuto

Costanza

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
2 minuti

Come si fa a essere costanti? Me l’ha chiesto qualche settimana fa un lettore che si firma così:

Giovanni che iniziò la Sfida ma si fermò verso la 12a lezione di 40… Perché nonostante lo ritenesse e lo ritenga un buon corso venne distratto da altri corsi online, che acquistò ma non finì manco quelli.

La Sfida di Vivere intenzionalmente non è un corso, ma appunto una sfida. Composto se vuoi di tanti piccoli livelli, nessuno semplice da superare. Richiede impegno, voglia e soprattuto costanza. Costanza viene dal latino constantia, un nome che viene dal verbo constare, letteralmente stare insieme e quindi mantenere il legame, rimanere con il proposito iniziale. Per essere costanti occorre l’aiuto della Disciplina, una dea di cui scrissi tempo fa l’elogio.

Quell’articolo iniziava così.

Disciplina è un termine latino che deriva da discepolo. Colui che apprende. Il significato letterale di questo termine è di conseguenza educazione, insegnamento, apprendimento, ma sono sicuro che non era così chiaro nella tua testa. Nella mia, almeno non lo era.

Più avanti spiegavo:

(…) la disciplina è il ponte tra l’obiettivo e il risultato. È uno strumento, proprio come lo era il flagello di funicelle incrociate usato dai disciplinati per percuotersi le carni alla ricerca della mortificazione ascetica. Non a caso, chiamato disciplina esso stesso. E da qui, per esteso, il significato di “dura fatica” spesso attribuito alla disciplina. Che, ancora una volta, è proprio il contrario: strumento di liberazione, leggerezza, godimento.

La disciplina di porta a essere costante, ma imparare la disciplina non è semplice. Occorre un’enorme forza di volontà, di cui però molti di noi sono privi. È allora che l’ingegno ci viene incontro. Per essere costanti è necessario individuare una piccola cosa, un’azione, alla quale non possiamo proprio sottrarci. Tutte le mattine pratico Yoga e/o studio Tai Chi, e il mio minimo è almeno un saluto al sole. Poi una volta che ho iniziato non mi fermo mai lì. È così che è nato io mio metodo (be’ chiamarlo così fa un po’ ridere) “Almeno un minuto”.

Attenzione però: la costanza non è disciplina. Come ci dice l’etimologia del nome, costanza indica la capacità di mantenere un rapporto, e va oltre la forza di volontà: si riferisce alla relazione. Tutte le relazioni hanno degli alti e bassi, e a tenerle in piedi non è la disciplina, sono l’ancora e gli ormeggi che tengono la barca al molo quando l’equipaggio dorme.

Dunque, per ricapitolare: per essere costanti occorre disciplina, che a sua volta richiede forza di volontà, di cui spesso manchiamo, e allora dobbiamo escogitare qualche piccolo trucco, come per esempio tenere l’acqua sulla scrivania per bere di più, camminare quando parlo al telefono per non stare sempre seduto o parcheggiare 500 metri prima dell’ufficio per camminare di più. La Sfida l’ho strutturata in un’email al giorno proprio per questo, per aiutare chi l’accetta a essere costante e arrivare in fondo. Purtroppo però non basta che io ti mandi un’email al giorno, devi pure almeno leggerla. E però, il semplice aprirla ti porta a leggerla, e leggerla ti spinge ad agire, e se anche non agisci intanto ti rimane in mente la riflessione che ti ho mandato.

Riflessioni

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.


Articoli correlati

Solo per gli iscritti

La paura di ChatGPT

Una riflessione sui pericoli a cui ci espone l'emozione che proviamo davanti all'intelligenza artificiale.

La paura di ChatGPT
Solo per gli iscritti

Epitaffio

Quello che vorrei dirti se ti capitasse di passare davanti alla mia lapide.

Epitaffio
Solo per gli iscritti

Il suono del taglio

In ogni pratica c’è un elemento che ti aiuta a progredire, ed è sempre lo stesso.

Il suono del taglio