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5 nefaste conseguenze di vivere senza un piano

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
3 minuti
5 nefaste conseguenze di vivere senza un piano

Quando ti alzi al mattino, sai quali sono i passi da compiere durante la giornata per raggiungere i tuoi obiettivi? Questo è bene. Se però non hai chiaro nella zucca cosa devi fare per vivere la vita che vuoi, ecco, questo è male.

Mentre non hai bisogno di stendere un piano per iniziare a realizzare i tuoi progetti, così non è per la tua vita. Quella ti serve un maledetto piano per viverla.

Se ti alzi tutte mattina senza sapere cosa fare per realizzare i progetti e vivere le avventure che hai nel tuo cuore, alla sera te ne vai a letto con la sensazione che sia passata una giornata senza che tu l’abbia vissuta. Magari hai solo lavorato. O sei corso a destra e manca facendo mille cose senza sapere bene perché, ma solo perché andavano fatte. E però, ti sei dimenticato di vivere.

Questo significa passare il tempo. Vivere è un’altra cosa.

Se ti ritrovi in questa figura dell’indaffarato messo in croce da Seneca, tranquillo: non sei l’unico. È un atteggiamento molto comune, come spiega Shunryu Suzuki-Roshi ai praticanti Zen in Mente Zen, mente di principiante descrivendo i 3 tipi di creatività attraverso i quali ti ho raccontato come proteggere le cose importanti da te stesso.

Vivere è agire sul proprio tempo. Click to Tweet

Io spero di averlo capito in tempo. Perché non è vero che c’è sempre tempo. C’è sempre meno tempo, questo è vero!

Cosa succede quando non hai un piano per vivere

In Living Forward Michael Hyatt e Daniel Harkavy identificano cinque nefaste conseguenze di vivere senza un piano:

  • confusione: ti addentri spaesato nella vita chiedendoti che sentiero prendere perché non hai una bussola per sapere almeno in che direzione andare;
  • sprechi: di ogni tipo, e in particolare di tempo, una delle risorse più rare che abbiamo, speso a fare zig zag nella vita anziché a realizzarla;
  • opportunità perse: perché non ci stai con la testa e non sai se coglierle o meno, ti dedichi ad altro che ti distrae da ciò che dovresti fare per realizzare i tuoi sogni, e quando ti ricordi di un’opportunità che forse sì, dovresti cogliere, ecco, è scaduta;
  • dolore: di ogni tipo, perché quando non ti prendi cura della tua salute, dei tuoi genitori, della tua carriera, delle tue passioni, perché non sai chi sei davvero e cosa vuoi dalla vita, tutte queste cose vanno in malora;
  • rimpianti: se solo avessi… quante volte l’hai ripetuto? Se vivi la vita che vuoi, non hai rimpianti, perché ogni rinuncia è frutto di una scelta precisa di seguire un’altra strada.

Come incidere sul nostro futuro

Scrive Epiteto:

La realtà si divide in cose soggette al nostro potere e cose non soggette al nostro potere. In nostro potere sono il giudizio, l’impulso, il desiderio, l’avversione e, in una parola, ogni attività che sia propriamente nostra; non sono in nostro potere il corpo, il patrimonio, la reputazione, le cariche pubbliche e, in una parola, ogni attività che non sia nostra. E ciò che rientra in nostro potere è per natura libero, immune da inibizioni, ostacoli, mentre quanto non vi rientra è debole, schiavo, coercibile, estraneo.

Le decisioni che assumi ogni giorno sono una di quelle cose in tuo potere. Come decidi di reagire a un evento, cosa decidi di mangiare, quello a cui decidi di dedicare il tuo tempo.

Ho scoperto che se ami la vita, la vita ti amerà. ARTHUR RUBENSTEIN Click to Tweet

In Sognare per vivere ho raccontato come ho sfruttato alcune parti della metodologia GTD per imparare a fare il mio piano. In poche parole, devi planare sulla tua vita dall’alto per scoprire dove ti trovi ora – di cosa sei prigioniero – e come sei arrivato dove ti trovi alla fine del percorso. Lo puoi leggere cliccando sul link precedente. Oppure puoi leggerne una sintesi qui. O puoi anche non leggerlo. L’importante è che da oggi in poi ogni mattina quando ti alzi prendi carta e penna e scrivi cosa farai per realizzare i tuoi progetti.

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.