Come diavolo coltivare le passioni nei ritagli di tempo
Decidere che le mie passioni sono un valore chiave nella realizzazione della mia vita è stata una svolta. Un po’ incasinata, perché non è che questa cosi sia poi così chiara e non è che ti porti risultati subito.
Tutti ci lasciamo inspirare da grandi discorsi di personaggi inarrivabili, ma poi alla fine continuiamo a camminare sulla strada che abbiamo sempre percorso. Un po’ perché la conosciamo a memoria e concentrarci per cambiarla costa fatica. Un po’ perché, come diceva sempre la mia mamma – ma ora forse sta cambiando idea – “chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quello che lascia, ma non quello che trova”.
Prendere una pista non battuta, magari ancora ricoperta di neve fresca, significa:
- avventurarsi in un terreno sconosciuto
- prendersi un rischio.
Di queste due cose scopri il valore solo quando decidi di affidarti alle tue passioni.
Cosa significa vivere con passione
Il tuo tempo è limitato, quindi non sprecarlo a vivere la vita di un altro. Non lasciarti intrappolare dai dogmi, che significa vivere con i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciare che il rumore delle opinioni altrui soffochi la tua voce. E, cosa più importante, abbi il coraggio di seguire il tuo cuore e il tuo intuito. In qualche modo loro sanno già cosa vuoi diventare davvero. Ogni altra cosa è secondaria. STEVE JOBS
Quando la passione ti travolge, il tempo sparisce, e ti ritrovi in quello stato che il professore dell’università di Chicago Mihaly Csikszentmihalyi ha definito flow1 nel suo testo “Flow: The Psychology of Optimal Experience”. Quando siamo in questo stato, oltre a perdere la concezione del tempo, cancelliamo il resto del mondo e ci concentriamo sul piacere intrinseco che proviamo nel fare quello che ci piace, infischiandocene di ciò che pensano gli altri e dei risultati.
L’influenza delle passioni sulla tua vita
Amo molto la teoria dei margini, di cui ti ho raccontato nel post “Fai. Spazio. Per te”. Quando ci concediamo2 di seguire le nostre passioni, quando lasciamo spazio al nostro talento per esprimersi, quando permettiamo alla nostra creatività di dettare legge intraprendiamo una strada che ci porta a felicità e soddisfazione garantite.
Come sottolinea Paul Jarvis in “Everything I Know”, abbracciare le tue passioni ti aiuta a essere te stesso, perché ti obbliga in un certo senso a tirare fuori le tue stranezze, le tue particolarità, insomma quelle cose che ti rendono unico per valorizzare quell’1% di differente che hai da tutti gli altri con gli stessi interessi.
Non seguire le tue passioni e basta
Le passioni sono difficili da prioritizzare. Sei più appassionato di matematica o ingegneria? Di storia o letteratura? D’altra parte, in cosa sei davvero bravo? Questo è molto più facile da definire. Le passioni cambiano. Quello che ti appassiona a 21 anni non è necessariamente quello che ti appassionerà a 40. E non è detto che tu sia bravo in questa cosa. Solo perché ti piace cantare, non è che devi diventare un cantante. E poi le passioni sono egocentriche. Con il tempo impari che quello che prendi dal mondo è meno importante di quello che ti lasci alle spalle. BEN HOROWITZ
Quello su cui Steve Jobs e Ben Horowitz concordano, anche se apparentemente divergono, è che passioni e competenze vanno a braccetto. Se non sei appassionato di una cosa, difficilmente diventerai competente in quella. Viceversa, se non hai delle competenze in una materia difficilmente svilupperai quella passione. È il semplice motivo dietro al successo di atleti, musicisti, scrittori, artisti e via dicendo. Sono persone che hanno coltivato una specifica passione fin da piccoli, quando se lo potevano permettere senza alcun tipo di ricadute. Cioè, non avevano la necessità di mettere il pane in tavola per la famiglia. Coltivando quella passione hanno poi acquisito specifiche competenze che gli hanno consentito di migliorare e i costanti progressi li hanno fatti appassionare ancora di più a quello che stavano facendo. È un circolo virtuoso.
I miglioramenti richiedono che competenze e passioni siano allineate con gli obiettivi personali e protette dalle circostanze esterne, ricompense o punizioni.
Mi piace chiamare questa cosa il triangolo delle passioni, anche se dal punto di vista geometrico si tratta di un’intersezione di insiemi. La strada da seguire si trova in quella zona colorata in cui passioni, competenze e mercato si intrecciano.
Non è però l’unica strada. Ce n’è un’altra, che non passa necessariamente di lì, ma che magari ti ci porta. Coltivare le tue passioni mentre fai altro. Trattarle come side project.
Come sviluppare un progetto personale per le tue passioni
Coltivare una passione richiede innanzitutto una comunità. Devi trovare altre persone con i tuoi stessi interessi. Da giovane avevo fondato una “rivista letteraria” online 3 in cui insieme ad altri appassionati di poesia e letteratura pubblicavamo i nostri componimenti. Con il tempo, sono arrivate altre persone, abbiamo creato una piccola comunità e abbiamo iniziato a organizzare letture nelle librerie ed eventi dedicati agli appassionati del settore.
Poi siamo cresciuti e le passioni sono cambiate. Però quell’esperienza è stata fondamentale per capire che Internet mi offre la possibilità di trovare altre persone con le mie stesse passioni e che insieme possiamo aiutarci a farle crescere e godercele. Se c’è qualcosa che ti appassiona, parlare a tutti con un blog, un profilo Instagram, su Facebook o Twitter, Tumblr o dove ti pare. Parlane, vedrai che altre persone inizieranno a interagire con te. Ognuna con il proprio 1% di diverso. Una comunità sono tanti 1% diversi che rendono più ricco ogni 1%.
Come gestire un side project
Gestire un progetto personale può essere un casino. Ci vuole innanzitutto disciplina. Devi crearti delle abitudini partendo da cose piccole piccole. Per esempio, se ti piace leggere e vuoi dare più spazio a questa attività dovrai identificare un momento della giornata, a colazione o prima di andare a letto, in cui leggere almeno una pagina. Radicata questa abitudine, almeno due pagine. E poi almeno 10 minuti. E così via. Senza dimenticarti di registrare e celebrare i tuoi progressi, perché questo ti aiuta a creare il tuo momento, a rendere costante quello stato di flow che ti trascina sulla cresta dell’onda e ti aiuta a cavalcarla. Studia come leggono gli altri, trova un modo di prendere appunti per non dimenticare quello che hai letto, crea un sito dove tenere traccia dei libri che hai divorato scrivendo una recensione per ognuno di essi, apri una board su Pinterest con le copertine di ognuno, una whishlist su Amazon per farti regalare altri libri magari da chi si è appassionato al tuo blog, e così via.
Crea uno spazio per fare brainstorming, libera la tua creatività e trova il modo di far crescere la tua passione. Senza pensare ai soldi o a quello che ti può portare. Magari poi queste cose arriveranno, ma la cosa importante è il viaggio.
Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare. COSTANTINO KAVAFIS
In Content Inc l’autore Joe Pulizzi definisce l’intersezione fra conoscenze, competenze e passioni4 “sweet spot”5 e indica un percorso fatto di sei passaggi per raggiungerlo:
- Parla da un punto di vista differente, cioè valorizza il tuo 1% di diversità;
- Costruisci le fondamenta, cioè dove le gomme incontrano la strada: scegli una piattaforma, lavora sui contenuti e sulla proposizione e riproposizione di questi, organizza uno staff e trova dei partner. Per coltivare una passione non ti serve tutto questo, ma parti con la piattaforma e definisci quello che ci devi mettere dentro. Trova il tempo per coltivare la tua passione e identifica le cose importanti di questa, quelle che la definiscono. Il resto viene dopo. Magari, magari no, ma fregatene e vai per la tua strada. Falla crescere questa passione!
- Trova un pubblico, fatti trovare e connettiti con altri creando una mailing list; è il concetto di comunità di cui ti parlavo. Farti lasciare l’email da altre persone è il modo di costruire un rapporto con loro, farti autorizzare a mandargli i tuoi contenuti, discutere con loro, crescere insieme.
- Diversifica: espandi il modo in cui coltivi la tua passione per crescere ancora di più. Magari puoi iniziare a creare un podcast, o collezionare citazioni, che ne so, è la tua di passione!
- Monetizza: stabilisci un modello per ricavare qualcosa dalla tua passione. Prima però cerca di capire cosa stai generando di valore che gli altri sarebbero disposti a pagare. Stai recensendo i libri che ti piacciono? Crea un programma di affiliazione con Amazon per guadagnare qualcosa quando i tuoi lettori acquistano un libro che hai recensito.
Un percorso fatto di tanti piccoli passi
La cosa più importante per coltivare davvero le tue passioni è fare un passo avanti ogni giorno. Anche piccolo. L’importante è muoversi in avanti. Anche sbagliando. Perché c’è un modo corretto anche di sbagliare, ed è fallire in avanti.
Prendi carta e penna e scrivi tre passioni che hai. Tre cose che ti diverte da matti fare al punto da non accorgerti del tempo che passa. Togline una. Una che, pur soffrendo, potresti mettere da parte. Quella che, quando non hai tempo, sacrifichi. Togline un’altra. Quella che, dovendo scegliere, coltiveresti per seconda.
Ti resta una passione. Scrivi dieci idee su come coltivarla. Per ogni idea butta giù il maggior numero di azioni possibili per realizzarla. Comincia con la più difficile. Fai un piccolo passo avanti. Ogni giorno. Per realizzarla.
Tieni un diario. Fissa un appuntamento con te stesso. Ogni giorno. Ogni giorno scrivi quello che hai fatto per andare avanti. Ogni giorno.
- In italiano, flusso, fluire. ↩
- Cioè, ti rendi conto? Ce lo dobbiamo concedere?!?!?! ↩
- All’epoca Internet era una novità dalle nostre parti. ↩
- Non è proprio la stessa intersezione di prima, ma il concetto è molto simile. ↩
- Punto dolce, letteralmente, il punto giusto, quello dove si trova la parte buona. ↩
Crescita personale e life hack
1 articolo / settimana al massimo. Solo contenuti originali.