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Come riconoscere una buona idea

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
2 minuti
Come riconoscere una buona idea

Ho avuto un’idea diversa circa il mio prossimo libro. Un’idea che non piacerà a molti, ma a tanti altri sì. D’altra parte, neppure sulle idee del Padreterno spesso si trova unanime consenso. Il punto è: come fai a sapere se un’idea è buona o no?

Proprio mentre me lo chiedevo mi è capitata per le mani una sintesi in cinque punti del libro Made to Stick di Chip e Dan Heath e ho pensato di usarla come cartina di tornasole per qualsiasi idea, non solo quelle di marketing. Dunque, vediamo come dovrebbe essere un’idea per essere considerata buona.

Inaspettata

Un’idea è come una sorpresa: non puoi esserne cosciente prima di trovarla anche se ce l’hai dentro di te, per la stessa natura delle idee. Questo non significa che se non sia inaspettata non sia una buona idea, ma se cercavi un’idea e quello che hai tirato fuori non è inaspettato, non è l’idea che cercavi. In alcuni casi, il fatto che ce l’abbia avuta anche o prima un altro potrebbe renderla una strada non percorribile, ma in altri casi una conferma che sia proprio l’idea giusta.

Concreta

Se non puoi spiegarla in modo semplice non funziona. Pensa che poi devi metterla in pratica, questa idea, e se non ti è chiaro il punto come pensi di procedere? Che poi sia complicata da realizzare, è tutta un’altra storia. Quello che deve essere chiaro è che sia concretamente presentabile e realizzabile. In un modo o nell’altro.

Credibile

Ovvero, quando la racconti a qualcuno ti guarderanno come un matto? Sei in grado di realizzarla? In molti casi vale anche essere capaci di trovare qualcuno che la possa realizzare per te. Occorre distinguere fra le idee che sembrano pazze, quelle con scarse probabilità di realizzazione e quelle irrealizzabili. Le prime potrebbero essere grandi idee, solo prive di ragione, ma sono comunque realizzabili. Per certi versi sono connesse alle seconde. È sufficiente accettarle perché divengano solo difficilmente realizzabili. Ma difficile non significa impossibile. Occorre crederci e darci dentro certi di riuscirci. Puoi non riuscirci, ma provarci significherebbe sostituire alla certezza del successo la possibilità del fallimento. Le ultime ça va sans dire.

Emozionante

Se un’idea non ti stuzzica, non ti provoca gioia, tristezza, rabbia, paura o semplice curiosità, allora non sei pronto a darle seguito.

Raccontabile

Ci puoi costruire una storia attorno? Questo è il punto più difficile a cui trovare riscontro. Lo riassumerei così: è una cosa che racconteresti volentieri a un amico seduti davanti a una birra? Oppure, possiamo pensare a una buona idea come qualcosa che tu sia in grado di spiegare attraverso una storia.

E se non fosse una buona idea? Be’, tante volte facciamo cose che con il senno di poi giudichiamo non essere state buone idee: ogni tanto potremmo anche realizzarne una cattiva coscientemente, no?!

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.