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Questo è quello che ti rimane

Silvio Gulizia
Silvio Gulizia
3 minuti
Questo è quello che ti rimane

Mi restano meno di 9 anni…

Non so a te quanti, ma se fai il conto di quanto tempo lavorerai, dormirai, mangerai, metterai in ordine la casa, ti prenderai cura dei tuoi cari e ci aggiungi gli accidenti quotidiani che ti capiteranno, nella tua vita non troverai più di 17 anni e mezzo di tempo libero. E te ne restano di meno, perché questo è quello che c’è al massimo in una vita media di 79,3 anni, secondo una recente ricerca della American Time Use Survey1, e a te è difficile rimangano più di 80 anni da vivere.

I pericoli dell’intrattenimento passivo

Ecco, messa così la cosa fa un po’ paura. Tanto più se prendi in considerazione tutti i rischi di consumare questo poco tempo che abbiamo in attività che non lascino traccia alcuna nella nostra vita. In Finding flow lo psicologo Mihaly Csikszentmihaly offre un interessante analisi delle attività che conduciamo nel nostro tempo libero. Hobby, giochi e sport ci consentono di sperimentare una gioia tre volte superiore a quella prodotta dalla TV, giusto per avere un dato di riferimento. Tutte queste attività però richiedono uno sforzo iniziale superiore a quello che ci vuole per abbandonarsi sul divano e prendere in mano il telecomando. Ricorderai il concetto di flow di cui trattavo in precedenza: esso è uno stato in cui ci troviamo quando tutte le nostre competenze sono richieste a la situazione è particolarmente sfidante, e il suo risultato è che siamo così presi da quello che stiamo facendo da non pensare ad altro e non accorgerci del tempo che passa. Davanti alla televisione invece non fai altro che spegnere il cervello. Dagli studi di Csikszentmihaly deduciamo che la cosa migliore è progettare il tempo libero così da utilizzarlo per realizzare noi stessi, e la cosa migliore è coltivare le nostre passioni.

Progettare il tempo libero

Quale passione? O, meglio, quali passioni? Tutti noi abbiamo diverse passioni, e dunque abbiamo bisogno di scegliere perché il tempo che abbiamo non è sufficiente per coltivarne più di un paio. Fra tutte le passioni che abbiamo, di quali non potremmo fare senza? Togli togli togli, alla fine una o due ti rimangono ed ecco da dove partire. E siccome fare diverse cose insieme riduce solo l’energia che dedichi a ogni cosa, e di conseguenza allunghi il tempo necessario per arrivare in fondo, ma di tempo ce n’è rimasto poco e quindi non vogliamo consumarne più del dovuto, che poi magari ci siamo pure sbagliati su quella passione, allora ecco che dobbiamo andare all-in su una di quelle passioni di cui non possiamo fare a meno. Io ho fatto così con la scrittura.

Bon, e poi tocca definire il successo. O, meglio, il risultato che ci aspettiamo dal dedicare il nostro tempo libero a coltivare quella passione speciale. Anche in questo caso, ci aspetteremo diverse cose, ma il nostro focus non può che essere solo su una di esse. O poco più. Perché alla fine sono poche cose che determinato il nostro “successo”, e tutto il resto è di contorno. Il mio, di successo, è il fatto che tu arrivi a leggere fino in fondo alla pagina.

A questo punto, non ci serve neppure un piano, come ho già scritto in Partire a piedi scalzi. L’unica cosa da fare è cominciare. Definire un risultato minimo che vogliamo raggiungere nel breve tempo — diciamo due settimane — e darci dentro. Come?

Triage

La tecnica che ti suggerisco di usare è quella utilizzata dai medici in guerra. Il tempo dei medici, in un contesto del genere, è una delle risorse più importanti e limitate, e per questo è necessario utilizzarlo in modo efficace. In guerra ci sono tre tipi di malati:

  • quelli che moriranno anche se curati;
  • quelli che sopravviveranno anche senza cure;
  • quelli che sopravviveranno solo se curati.

I medici si dedicano all’ultima categoria, e solo se rimane tempo passano alle altre. Allo stesso modo, nel nostro tempo libero non possiamo permetterci di dedicarci a qualcosa che non sia allineato con le nostre intenzioni, con i nostri valori, con quello che vogliamo da questa vita qui.

Vivere nel tempo libero

Nella Sfida di Vivere Intenzionalmente ho dedicato parecchio spazio a come intervenire sul nostro corpo e sulla nostra mente per avere a disposizione sempre i migliori strumenti possibili per realizzare la nostra vita. Senza di essi, è difficile spendere il nostro tempo libero senza sciuparlo.

Mi pare che progettare il tempo libero e riempirlo con le nostre passioni sia il modo migliore di consumare quegli anni rimasti (i miei 9 e i tuoi non so quanti) che nella migliore delle ipotesi possiamo dedicare a quello che davvero ci interessa.

  1. Chris Bailey su Alifeofproductivity.com riassume i punti chiave del report.

Silvio Gulizia Twitter

Apprendista Jedi. Life hacker. Scrittore.