Un minuto
Cosa posso scrivere in un minuto? Me lo chiedevo qualche notte fa, rigirandomi nel letto in attesa che mia moglie spegnesse la luce. Ho speso molto più di un minuto a rimuginarci sopra, prima di giungere alla conclusione che quel minuto contiene dentro di sé ben più dei sessanta secondi che lo definiscono. Se ognuno di noi spendesse un minuto al giorno in un progetto personale, infatti, questo sarebbe un mondo migliore. Perché il mondo ha bisogno di persone vive, e se in una giornata non riesci a riservare neppure un minuto ai tuoi progetti, a quello che conta davvero per te, allora non ti senti vivo.
Siccome a quel punto non riuscivo più a dormire, ed ero stufo di rigirarmi nel letto, mi sono alzato, ho avviato un timer e mi sono messo a scrivere. Scrivo per un minuto e vediamo cosa ne viene fuori ho pensato. Così ho scritto per un minuto e ne è venuta fuori giusto l’idea, di questo articolo qui. Poche righe. Poi però ero oramai coinvolto in questa cosa e ho raffinato l’idea. Ci ho speso una mezzora, e questo è esattamente il punto dove volevo andare a parare. Che se ti ci metti per un almeno un minuto, tutti i giorni, allora arrivi da qualche parte. È una regola che ho imparato meditando, perché non sempre trovavo il tempo di meditare e la cosa mi mortificava. Poi ho letto da qualche parte che un minuto vale come un’ora, pur di non interrompere la catena. Che se mediti per un minuto, puoi mettere la crocetta sul calendario e quel giorno vale come un giorno in cui hai meditato. Che senso ha? Te lo spiego.
Perché solo un minuto
Meditare un minuto, anche se non ti porta da alcuna parte, ti mantiene in carreggiata. Impedisce al tuo cervello di perdersi dietro alla prima distrazione di cui è oggetto.
Un minuto lo trovi anche nella giornata più incasinata. Alla peggio, quando vai in bagno ci stai un minuto di più. Peggio ancora, quando ti corichi ti prendi un minuto per questo. Un minuto ce l’abbiamo tutti. Anzi, ne abbiamo 1440 al giorno: puoi metterne da parte uno?
Ho provato ad applicare lo stesso ragionamento quando ho deciso di pubblicare un articolo al giorno a tema blogging per un mese. A volte ho fatto fatica. Alcuni giorni ho scritto e pubblicato quasi senza rileggere. Era facile perché erano cose che avevo dentro di me, su cui avevo lavorato e ragionato per anni, ma ti assicuro che tutti i giorni mettersi lì a scrivere e pubblicare qualcosa non è stato semplice. Però mantenere il ritmo mi ha aiutato a focalizzarmi sul progetto. E più di tutto, non volevo spezzare la catena.
Torniamo al nostro minuto. Ok, un minuto è sembra poco, ma in un minuto puoi fare davvero tante cose. Tra tutte le cose che vuoi fare, fra tutte quelle cose lì che non hai mai il tempo di fare, tu cos’è che vuoi fare più di tutte?
Ci riesci a dedicarle almeno un minuto al giorno?
Di tutte quelle cose che vorrei fare io, quella a cui sono più legato è chiamare i miei genitori. Anche solo per un minuto, per dargli la buonanotte. Giusto per dirgli ehi, ci sono, vi penso, anche se oggi non sono riuscito ad allocare del tempo per farvi una telefonata più lunga. Com’è possibile che alcuni giorni non ci riesca, mi chiedo? Eppure accade. Perché magari quel giorno lì sono successe delle cose ed è finita che mi sono messo a letto senza ancora aver chiamato. In quei casi mi faccio sentire almeno con un messaggio, ma ti giuro che mi viene il magone. Perché loro non ci saranno per sempre – come te e come me, per altro – e quando non riesco a trovare un minuto per loro, che quando ero piccolo hanno speso giornate intere per me, mi pare di mancare di rispetto a questo mondo. Di non svolgere la mia parte. Vabbe’, questi sono affari miei. Però il senso è quello: se non ti dedichi a te stesso almeno un minuto al giorno, come pensi di riuscire a fare la tua parte in questo mondo?
Cosa puoi fare in un minuto
Torniamo a quel progetto lì: ce la fai a dedicargli un minuto al giorno per i prossimi 30 giorni?
Casomai ti servissero, ecco alcune cose che puoi fare in un minuto:
- scrivere
- meditare
- addominali
- riti tibetani
- pensare
- ascoltare musica
- leggere
- guardarti attorno
- riconoscere i problemi che hai
- scrivere tutte le idee che ti vengono in mente per risolvere un problema che hai
- scrivere tutte le cose che vorresti fare nei prossimi mesi e che quindi dovrai pianificare perché altrimenti non avrai mai il tempo di farle
- tenere un diario della gratitudine
- tenere un diario
- mandare un messaggio ai tuoi cari
- fare una foto
- inventare una storia
- pianificare i MIT della tua giornata
- …
Vuoi provare?
Facciamo un esperimento insieme. Da domani, per 30 giorni, cascasse il mondo dedicheremo ogni giorno un minuto a quel progetto lì.
Regole d’ingaggio:
- Puoi scegliere un solo progetto.
- Non puoi cambiare progetto. Se cambi, devi ricominciare da capo.
- Ogni giorno devi spendere almeno un minuto in quel progetto. Puoi fare tutti i giorni la stessa cosa, per esempio gli addominali, o puoi fare ogni giorno un pezzettino di una cosa più grande, come leggere una pagina di un libro.
- Devi tenere traccia di tutte le volte che lo fai, mettendo le crocette su un foglio di carta, possibilmente subito dopo averlo fatto.
- Non puoi saltare neppure un giorno. Se salti un giorno, ricominci da capo.
- Devi dichiarare pubblicamente che farai questa cosa, pubblicando un aggiornamento di stato sul social che usi di più con hashtag #unminuto (se non usi social, puoi attaccare un’etichetta dove vuoi, basta che tu sia certo che qualcuno la veda)
- Aggiungi il tuo nome o un nome di fantasia in questo foglio di google drive.
- Ogni domenica devi aggiornare i compagni di viaggio sul foglio di google drive, spendendo ovviamente un minuto per farlo.
- Al termine dei 30 giorni, pubblica sul tuo social di riferimento una foto del tuo pezzo di carta con hashtag #unminuto e le considerazioni sull’esperimento. Se non usi social, mandami un’email.