Essenzialismo

Esplora, elimina, esegui: questa strategia un po’ militaresca descritta da Greg McKeown in Essentialism (Eng / Ita) è davvero funzionale per chi vuole vivere secondo le proprie intenzioni? Sì.

La saggezza consiste nell’eliminare quello che non è essenziale. - Lin Yutang Click to Tweet

Quando ho iniziato a scrivere di minimalismo esistenziale non avevo ancora letto il libro di McKeown. In questo testo ho ritrovato diversi concetti che erano già parte di Vivere Intenzionalmente e altri che lo sono divenuti in corsa.

Il più interessante è la correlazione che McKeown stabilisce fra la nostra soddisfazione e il numero di attività a cui ci dedichiamo.

Attività e soddisfazione

Il disegno qui sopra mostra la differenza nei risultati che otteniamo quando focalizziamo la nostra attenzione su una cosa anziché su molte. La nostra capacità di arrivare lontano negli obiettivi che ci poniamo. La concentrazione ci porta alla soddisfazione piena, mentre la dispersione di energie provoca quell’insoddisfazione cronica che tutti abbiamo provato almeno una volta.

Prioritizzare la vita

Nel libro ho ritrovato un altro concetto fondamentale di cui ho spesso scritto nel blog: la necessità di prioritizzare la propria vita prima che lo faccia qualcuno altro. La soluzione che McKeown propone a quella che io chiamo società della distrazione è la strategia militaresca di cui scrivevo all’inizio dell’articolo e che potrei riassumere così:

  1. Esplora e valuta ogni opportunità in ogni suo aspetto;
  2. Elimina tutto quello che è correlato alla pressione sociale, o come dico io tutto ciò che non è connesso con i tuoi valori fondamentali, con tutto quanto una volta tracciata una riga nella sabbia non sta dalla tua parte.
  3. Esegui, cercando di rendere il meno faticoso possibile l’esecuzione di quel piano di vita di cui parla più ampiamente Michael Hyatt in Living Forward, di cui ho scritto qui.

Da qualche mese ho iniziato a riorganizzare gli appunti di questo blog per scrivere un libro complementare a quell’allenamento che ho chiamato Sfida e che è funzionale a correre la maratona della porpria vita. Vale a dire, eseguire il piano. (cioè, per me lo è stato, e così anche per chi ha fatto lo stesso percorso, come puoi leggere in alcuni commenti che ho pubblicato nella pagina linkata).

Essenzialismo significa scegliere

L’essenzialismo è mezzo scienza e mezzo filosofia. Si basa sul concetto che ogni entità ha delle caratteristiche peculiari che la definiscono e ne identificano le funzioni. McKeown riclica il termine per indicare una sorta di stile di vita, partendo da una citazione della scrittrice Madeleine L’Engle.

È la capacità di scegliere che ci rende esseri umani. - Madeleine L’Engle Click to Tweet

Siamo davvero esseri umani solo quando decidiamo di scegliere di scegliere e di non subire le scelte degli altri. Nessuno ci può portare via la capacità di scegliere. Possiamo dimenticarci come si fa, questo sì. Capita a tutti, di quando in quando. Il percorso che ho condotto negli ultimi anni mi ha aiutato a riappropriarmi di questa capacità di scegliere che oggi è bene chiamare competenza.

Nell’articolo Personal branding per esseri umani sottolineavo l’esigenza che tutti abbiamo di scegliere deliberatamente di essere differenti dagli altri, di essere cioè noi stessi, investendo nello sviluppare quell’un per cento che ci rende unici. In questo sono stato favorito dalla mia attività di giornalista, che mi ha insegnato a discernere fra segnale e rumore di sottofondo, fra cosa è notizia e cosa un semplice fatto. Essenzialismo in fin dei conti significa scegliere di scegliere ed eliminare quello che è solo rumore di sottofondo.

No, a prescindere

Come me e come McKeown ci sono diverse persone che stanno adottando uno stile completamente diverso da quello che va per la maggiore. Dire di no a prescindere a ogni opportunità ci consente di dedicare più tempo a quello che scegliamo perché allineato con i nostri valori.

Dire di no equivale a vendere la propria popolarità per comprare il rispetto degli altri, scrive McKeown. Ci resta poco, ma concentrando in poche cose tempo ed energia, le uniche risorse finite di cui disponiamo, siamo in grado di arrivare più lontano, come ci ricorda il grafico sopra.

Per rendere più facile il dire di no è sufficiente porsi dei limiti. Definire quelle cose che ti invitavo a mettere al di là della riga nella sabbia.

Accettare di avere dei limiti ci rende liberi di coltivare le passioni che sono allineate con l’essenza di noi stessi.

Che cos’è davvero importante

Esplorare, eliminare ed eseguire, ovvero dedicarci solo a quello che è allineato con i nostri valori, è un’ottima strategia per realizzare appieno la nostra vita. D’altra parte, il concetto stesso di strategia implica il compimento di scelte, e ogni volta che scegliamo diciamo sì a qualcosa e no a qualcosa d’altro.

Per compiere le scelte giuste abbiamo bisogno di fare chiarezza e per questo ho scelto di dedicare la prima parte del corso e del libro a come fare chiarezza nella propria vita. Qualcuno ci si perderà come Artax nelle paludi della Tristezza. E come Atreju, l’unica cosa che potrò fare sarà urlargli fra le lacrime “stupido cavallo”.

McKeown definisce l’essenzialismo un processo per portare chiarezza, controllo e divertimento all’interno della nostra vita. E che altro è questo divertimento se non la vita stessa?