Come fare spazio per qualcosa di importante
Il futuro è un rischio. Più o meno calcolato. Se vuoi che i prossimi anni della tua vita siano grosso modo come te li sogni, devi prenderti il rischio di eliminare qualcosa.
Il futuro è uno spazio limitato in cui non puoi traslocare con tutte le tue cianfrusaglie. Ci sono cose che vanno negli scatoloni e altre al cimitero.
Preoccupati solo di dedicare a quest’ultime un giusto funerale, in considerazione del tratto di strada che avete percorso insieme.
La storia di Apple e degli auricolari
Negli scorsi giorni, Apple ha presentato l’iPhone 7 e ha suscitato polemiche e scalpore per aver rimosso la porta per il jack degli auricolari. Ora l’attacco delle cuffie si inserisce nel vano usato per caricare la batteria. Sì esatto, non puoi più caricare l’iPhone e usare gli auricolari allo stesso tempo.
Contemporaneamente però, Apple ha anche presentato i nuovi auricolari AirPods, delle cuffie bluetooth di ultima generazione che includono un chip, permettono di interagire con Siri con un tap e costano uno sproposito. Fra pochi anni useremo solo questi.
Non è la prima volta che Apple fa una cosa del genere. In passato ha rimosso molte cose prima che lo facessero altri, come il lettore CD, la porta per connettersi a Internet via cavo o il supporto per Flash, anticipando ogni volta di almeno un paio di anni le tendenze di mercato.
Come decidere cosa tenere e cosa no
Dovremmo porci ogni giorno la stessa domanda che i dirigenti di Apple rivolgono ai propri dipendenti quando sono alle prese con un nuovo prodotto: Questa cosa ci sarà nel futuro?
Se la risposta è sì, ci dobbiamo impegnare perché il nostro rapporto con questa cosa diventi ancora più bello e importante.
Se la risposta è no, funerale.
Siamo malati di accumulazionismo seriale
Il nostro problema è la longevità dei nostri possedimenti. Accumuliamo cose e sentimenti. Stipiamo le nostre case di oggetti di cui ci dimentichiamo al successivo compleanno e conserviamo ansie e rancori nel nostro cuore, togliendo spazio alle cose importanti e ai valori della nostra vita.
Quando ho letto il capitolo della biografia di Steve Jobs in cui Walter Isaacson racconta dei mesi in cui la nuova villa del fondatore di Apple rimase pressoché vuota perché non trovava un adeguato mobilio, ho pensato che quella fosse una stravaganza. Una follia, come le tante altre 1 di questo genio. A distanza di qualche anno, però, qui nella mia ultima abitazione, ogni giorno mi domando come siamo riusciti a riempirla così, io, mia moglie e mia figlia, e mi prometto di intervenire per rimuovere quello che c’è in più.
In più non è sempre male, ma in più è oltre, e partecipa alla cospirazione dei tempi recenti per distrarci dalla nostra vita.
Il coraggio di scegliere
Nel seguente video Jobs, parecchi anni fa, ha spiegato perché Apple ha rimosso gli auricolari dall’iPhone 7 (puoi leggere sotto la traduzione del passaggio chiave):
Stiamo cercando di creare grandi prodotti, e abbiamo il coraggio delle nostre convinzioni per dire che questa cosa non rende grande un prodotto, e dunque non l’aggiungiamo. Ad alcuni non piacerà e ci chiameranno pazzi, ma ce ne faremo una ragione e focalizzeremo le nostre energie su queste tecnologie che riteniamo siano nella fase ascendente e diventeranno quelle giuste per i nostri clienti. E sai cosa? Loro ci stanno pagando per compiere queste scelte. Se avremo ragione, compreranno i nostri prodotti, e se no, non lo faranno, ed è così che funziona.
Il punto di partenza di Jobs era: Apple non ha grandi risorse2 e l’unico modo che abbiamo di avere successo è scegliere quale strada prendere molto attentamente.
Prenditi un rischio
Se compi delle scelte sagge, ti puoi risparmiare diversi tentativi per trovare quello che funziona per te. Io lo chiamo minimalismo esistenziale:
Applicare il minimalismo nella tua vita significa focalizzarti su ciò che conta. Rimuovere le distrazioni. Concentrarti su ciò che produce significato.
È così che sono arrivato a definire il mio vivere intenzionalmente:
Spendere il tempo che mi rimane in attività che rendano significativa la mia vita.
L’arma segreta
Lo strumento più utile che ho trovato per salvaguardare i miei valori e mantenere i buoni propositi è la lista dei no. Niente di più di un elenco di cose con cui non voglio avere più a che fare. Quelle che butto fuori quando la mongolfiera perde quota.
È difficile. Col tempo ho inventato piccoli trucchetti come settare l’asticella il più alto possibile perché un no diventi un sì. Perché, come mi disse una volta un medagliato delle Olimpiadi del 2000, poi squalificato per doping, “tutti abbiamo un prezzo, e cominciamo a vacillare quando l’offerta arriva vicino a quel prezzo”.
Ora, la lista dei no dovrebbe contenere solo cose senza prezzo. E però io ho bisogno di proteggermi anche da questa eventualità per trovare la forza di resistere.
Come liberarti da quello che non vuoi più
Tempo fa ho realizzato che nella mia vita non c’era più spazio per vivere. Ero sommerso da oggetti, impegni e lavoro. Ho cominciato a togliere qualcosa qui e là e pormi dei paletti prima di aggiungere qualunque altra cosa.
Ecco la strada che ho seguito e che se, sei arrivato fin qui, può tornarti utile conoscere:
- mi sono posto quelle domande che ti aiutano a capire chi sei davvero;
- mi sono impegnato a definire i valori della mia vita ed erigere un muro per proteggerli;
- ho iniziato a eliminare il superfluo e concentrarmi su ciò che per me è importante, riuscendo a smettere di dire “non ho tempo”.
Eliminare qualcosa dalla propria vita è sempre un rischio. In ogni caso, che tu lo voglia o meno, nel tuo futuro qualcosa mancherà comunque e adesso sta a te decidere se vuoi scegliere tu cosa farà spazio a ciò che verrà o preferisci che sia qualcun altro.