SuperMIT

Vivere, brutalmente detto, è spendere del tempo in azioni che hanno una ricaduta più o meno immediata sul tempo che viene dopo. O giù di lì. Più la ricaduta è immediata, più è semplice mettere in pratica quello che abbiamo deciso di fare quando abbiamo avuto il tempo di pensarci e l’abbiamo programmato. Meno lo è, più è facile procrastinare. Un modo che ho trovato di affrontare questo problema è stabilire dei MIT di base. O superMIT, come mi piace chiamarli.

Un MIT (Most Important Task) è un compito più importante degli altri. Uno di quegli impegni che vanno assolutamente assolti. Una di quelle cose che danno senso alla tua giornata anche se tutto il resto dovesse andare a scatafascio. Per me una di queste cose è scrivere. Che si tratti del libro, del blog o di altro, ogni giorno nel mio bullet journal c’è un task con l’asterisco che inizia con la parola “scrivere”. Mentre scrivevo questo articolo, per esempio, indovina un po’? Era: “scrivere la bozza della newsletter di Vivere intenzionalmente”.

Il superMIT è qualcosa di a-temporale, che non siamo abituati a definire “task”. Non ha un tempo per essere realizzato. Si realizza, ehm, realizzandolo. È una cosa che si concretizza facendola, come educare mia figlia o far sentire a mia moglie l’amore che provo per lei. I superMIT corrispondono grosso modo ai nostri valori e ideali. Sono la loro incarnazione. Se non ne teniamo traccia, però, ce ne dimentichiamo. E finiamo con il dire “non ho tempo” per cose importanti come cenare in famiglia, chiamare i genitori o visitare un amico che ha avuto un incidente. Ci dimentichiamo di queste cose importanti perché siamo costantemente distratti da qualcosa o da qualcuno. Per questo ho coniato il termine superMIT: un superMIT è in agenda a prescindere da quello che c’è in agenda, e cattura tempo ed energie prima che siano a disposizione di qualunque altro task. Tié!

Intenzioni e azioni

L’atto di concentrare la nostra attenzione su una specifica attività, o definire un obiettivo per noi stessi, è definito dallo psicologo Mihaly Csíkszentmihályi “intenzione”. Quanto a lungo e quanto intensivamente rimaniamo fedeli ai nostri obiettivi è invece determinato dalla nostra motivazione. Intenzioni, obiettivi e motivazione sono gli strumenti per focalizzare la nostra energia mentale, stabilire priorità, e di conseguenza mettere ordine dentro di noi, determinando così come spendiamo il nostro tempo.

I superMIT servono a filtrare la nostra vita e imparare a dire di no. Essi ci aiutano a definire quello che deve essere fatto ogni giorno per raggiungere i nostri più grandi obiettivi, ovvero concretizzare le nostre intenzioni. Ci motivano chiedondoci ogni giorno di fare qualcosa di concreto per realizzare quello che vogliamo.

Ecco qualche esempio dei miei superMIT:

  • spendere del tempo con mia figlia e mia moglie con ogni dispositivo tecnologico lontano da me e con il do not disturb abilitato, almeno due volte al giorno;
  • coltivare le relazioni chiave in ambito professionale, invitando persone a prendere un caffè o pranzare insieme, almeno due volte alla settimana;
  • mantenere in salute il mio corpo praticando ogni giorno riti tibetani, meditazione e una sana alimentazione;
  • programmare del tempo per pensare ogni giorno;
  • spendere almeno mezz’ora al giorno per imparare qualcosa di nuovo nel mio campo professionale;
  • coltivare la mia passione per la scrittura leggendo e scrivendo qualcosa ogni giorno.

Un filtro per vivere intenzionalmente

Questi superMIT rappresentano un filtro per decidere ogni volta se dedicarmi o meno a uno degli infiniti stimoli, reali e fittizi, che ricevo dal mondo esterno. Inoltre, mi aiutano a distinguere ciò che è importante da ciò che è invece solo urgente, ma che alla fine non contribuirà a dare il significato che voglio al tempo che spendo.

Spuntare alla fine della giornata quante di queste cose sono riuscito a fare mi dà l’idea di quanto sto mettendo in pratica le mie intenzioni di vita. Perché non provi, adesso, in questo momento, a definire i tuoi superMIT?