Semplici antidoti per giornate stressanti

La mia prima settimana a casa causa coronavirus è stata destabilizzante, anche se per fortuna sono abituato a lavorare da casa mezza giornata e questo mi ha agevolato. Non sono però abituato a restare chiuso in casa e trascorrere così tanto tempo da solo con i bambini, e così più volte ho finito con l’arrabbiarmi e perdere la pazienza. In un momento di lucidità, l’altro sabato, mi sono reso conto che il problema non erano loro, ma io: lo stravolgimento delle nostre vite aveva segato in un colpo secco Yoga, meditazione, passeggiata, doccia, scrittura e studio del pianoforte. Come reagire?

Domenica scorsa ho deciso di affrontare la situazione di petto, iniziando a ristabilire le mie pratiche, cercando di mantenerle il più possibile invariate (a parte la passeggiata e la bicicletta su cui c’è poco da fare). Così ho ritrovato la serenità necessaria per affrontare il momento. Ho affrontato mia moglie e le ho spiegato che per me praticare Yoga e meditare prima di colazione è fondamentale, e si è adeguata: se non riesco ad alzarmi prima dei bambini, o meglio se loro mi buttano giù dal letto prima della mia sveglia, mia moglie se li prende il tempo necessario. Queste sono le mie pratiche perché mi consentono di gestire meglio l’artrite e mantenere la serenità durante l’arco della giornata.

Ora, se non hai voglia di meditare o praticare Yoga (o i riti tibetani), ecco alcuni consigli su come ottenere alcuni dei benefici che queste attività producono (in ogni caso, nel mio nuovo libro La Pratica – Comprendere la meditazione, superare le difficoltà e stabilire un’abitudine salutare troverai ottimi spunti per affrontare la permanenza forzata in casa e non solo).

Come fare un break

Il modo più semplice per prendersi un break dal lavoro – o dai bambini – è dedicarsi a un’attività che richieda di essere presenti e consapevoli. Avere una crisi mentre esegui un’asana 1 o svolgi un “allenamento da 7 minuti” 2, o suoni uno strumento musicale è decisamente improbabile, non credi? Meditare ti aiuta a gestire tutti quei pensieri passeggeri che vogliono disturbarti, e quindi a mantenere la concentrazione su quello a cui ti stai dedicando. Automaticamente diventa più facile evitare di ossessionarsi con quel virus là. Ed è anche una cosa che puoi fare durante una pausa di lavoro, magari sfruttando la tecnica Pomodoro per organizzare al meglio la tua attività (nel link un mio articolo su come sfruttarla anche senza praticarla davvero).

Alternative alla meditazione

A tutti quelli che non hanno voglia di meditare suggerisco di provare comunque a svolgere alcuni esercizi di respirazione guidata. Fitbit ha incluso questo strumento nel suo fitness tracker e dai dati raccolti ha visto che il 70 per cento delle persone che pratica questi esercizi ha un rallentamento del battito cardiaco. Altre ricerche sostengono che respirare profondamente anche solo per 30 secondi possa aiutare a ridurre la pressione del sangue. Ovvero eliminare un po’ di stress, per capirci. Prova a farlo adesso, per 30 secondi. Giusto per curiosità, anche senza chiudere gli occhi. Ti senti meglio? Io quando le mie piccole belve mi fanno impazzire gli volto le spalle, faccio due passi e respiro profondamente. Poi trovo sempre una soluzione migliore rispetto a urlare fino a farli piangere e costringerli a fare quello che voglio con la forza. È un po’ più difficile all’inizio, ma molto più soddisfacente (specie quando i biechi trucchi psicologici che uso per ingannare il loro piccolo cervello funzionano adeguatamente).

Anche mangiare lentamente è una forma di meditazione che puoi praticare in questo periodo. Semplicemente mangiare senza smartphone o TV, concentrandoti sul tuo cibo, cercando di capire di cosa sappia, quale sia il retrogusto e così via. Ecco, magari dedicare del tempo a cucinare può essere una buona idea per farla riuscire meglio, questa cosa. Istruzioni a un cuoco Zen di Dogen potrebbe essere d’aiuto.

Un altro semplice trucco è smettere di fare due cose insieme. Concentrarsi su una cosa sola è uno degli aspetti chiave che si imparano attraverso la meditazione, e anche una di quelle cose dove la maggior parte delle persone fallisce. Il multitasking uccide, letteralmente: quindi, perché praticarlo?

Se non vuoi provare la meditazione, prova a dedicarti consapevolmente almeno a una pratica al giorno: concentrato su quello che fai, ascoltando il tuo respiro, e senza dare retta ai pensieri che ti passano per la testa, ma lasciandoli appunto passare.

Poi c’è anche il momento in cui devi tirare fuori gli artigli e difendere l’armadio con i biscotti con tutte le tue energie, ma se ci arrivi preparato vedrai che ce la puoi fare.

  1. Le posizioni tenute durante la pratica dello Yoga.
  2. È un particolare tipo di allenamento che dura appunto 7 minuti che ti spiezza in due.