Perché dovresti comunque seguire le tue passioni (e come diavolo farlo)
La nostra generazione è al centro di una dicotomia esistenziale: seguire le proprie passioni o trovare uno stipendio “garantito”? Ogni soluzione presenta pro e contro e la confidenza necessaria per assumere una decisione deriva solo dalla consapevolezza di implicazioni e complicazioni che la scelta comporta.
Tutti vogliamo essere felici, ma pochi comprendono che la felicità scaturisce dentro di noi. Essa deriva per lo più da come percepiamo gli eventi che ci vedono coinvolti.
Nella vita hai successo perché sei felice, e non viceversa, ha dimostrato il ricercatore Shawn Achor. Cosa mai ci rende più felici che seguire le nostre passioni? È dunque questa la decisione da prendere? Nì.
Cosa sono le passioni e da dove provengono
Una passione è un “sentimento molto forte, capace di dominare completamente una persona”1. Essa genera un coinvolgimento emotivo che ti annebbia la vista e ti fa perdere l’obiettività.
L’etimologia del termine aggiunge alle passioni un aspetto negativo e spesso ignorato. La Treccani ce lo illustra bene:
[Passione] è riconducibile sia al participio perfetto del verbo latino pati, passus, che significa letteralmente sofferto, sia al greco πάθος (pathos), che racchiude anch’esso il senso della sofferenza, ma indica inoltre una forte emozione.
Le passioni sono emozioni. Le sentiamo dentro. Possono durare una vita o pochi giorni. Rimanere sempre le stesse o cambiare nel tempo. Sono la nostra reazione alla vita nel dato momento in cui essa ci consuma.
Se dunque le passioni sono una conseguenza della vita, vivere secondo le proprie passioni è un mezzo paradosso, perché non puoi conoscerle prima che esse si manifestino. Puoi, tutt’al più, dedicarti a quello che ti ha appassionato nel passato. Senza alcuna certezza che ti coinvolga allo stesso modo nel futuro.
Pathos vs logos
Se sia bene seguire le proprie passioni è un tema che si dibatte fin dai tempi antichi. Per gli stoici l’uomo passionale è dominato dai suoi sentimenti e reso cieco davanti alla realtà delle cose. Platone e Aristotele invece considerano le passioni inalienabili, ma ne predicano un uso limitato e disciplinato dalla virtù etica.
Più in generale, la passione è contrapposta alla ragione: pathos e logos sono le due forze polarizzanti dell’uomo.
L’effetto delle passioni sul cervello
In un libro sulla psicologia dell’esperienza ottimale, il professore dell’università di Chicago Mihaly Csikszentmihalyi ha definito lo “stato di flow”2 quello che ci accade quando la passione ci travolge, il tempo sparisce e tutto il resto passa in secondo o terzo piano, lasciandoci privi di ogni altro desiderio. Tipo, hai presente l’amore?
Dicono che l’amore duri tre anni. Ti è mai capitato però di attraversare un parco e sorprendere due anziani seduti sulla panchina mano nella mano? La gente dice anche un sacco di fesserie.
La passione di successo è un’anima gemella
Diversi anni fa, attraversando il parco antistante la biblioteca dove studiavamo, l’amico Giorgio mi disse: “Sono convinto che l’anima gemella esista per tutti, solo che qualcuno la trova prima e qualcuno dopo”. Aggiungerei che c’è pure chi è troppo distratto dalla vita per riconoscerla. Lo stesso si può affermare per le passioni.
Quando siamo nello stato di flow, in preda alle nostre passioni, ci dimentichiamo anche dei risultati. Ho allenato e giocato in squadre di calcio che hanno vinto spesso e perso quasi sempre. Non è vero che chi perde non si diverte, perché non giochiamo a pallone per vincere, ma per divertirci. È vero però che solo quando il risultato passa in secondo piano, come al campo di calcetto, riusciamo a godere appieno della nostra passione.
Le passioni incidono su rapporti e rendimento
Dedicarsi almeno sei ore alla settimana alle proprie passioni aiuta a ritrovare la serenità, sostiene la “life coach” newyorkese Susie Moore. Questo tipo di attività infatti impatta su come ci rapportiamo con amici, familiari e partner, ma non solo.
Lo stato d’animo alimentato dal “flow” di Achor incide anche sul nostro rendimento al lavoro, attraverso quell’equazione “hai successo perché sei felice” che ci ha proposto lo studioso e che è corroborata dalle ricerche di Richard Wiseman descritte in The If Principle, malamente tradotto in italiano in Cambio vita in 6 comode lezioni.
Non tutte le passioni sono uguali
Quello che vedi di seguito è il modello di Zenger e Folkman.
Secondo i due autori de Il leader straordinario. Trasformare buoni manager in leader eccellenti, per avere successo occorrono insieme passione, competenze e capacità di cogliere le opportunità, indicate come i bisogni delle aziende nel grafico originale.
Nella storia dell’umanità nessuno ha avuto mai una così grande opportunità come quella che ci offre oggi Internet. La rete è:
- una fonte di informazione e formazione dal valore incalcolabile;
- uno strumento per comunicare con chiunque nel mondo;
- una piattaforma per ricevere denaro in cambio del valore che sei in grado di generare.
Ti racconto la storia di Federico Viticci per darti un’idea di cosa intendo. Nel 2009 Federico, oggi 28enne, ha aperto un blog, Macstories.net, che oggi è uno dei punti di riferimento per gli appassionati di Apple di tutto il mondo, tanto che Apple stessa lo invita ai suoi eventi per i giornalisti. Federico ha costruito un business a partire da questo sito, puntando sulla qualità, senza spostarsi da Viterbo e sconfiggendo un cancro.
È una storia unica, ma non poi così tanto diversa da altre poco celebrate dai nostri media, e di cui ho raccontato lo scorso anno al Festival della Comunicazione. Ok, in effetti il cancro fa la differenza dal punto di vista giornalistico. Sai però cosa rende uniche le storie a cui mi riferisco? Un’insieme di studio, sacrifici e perseveranza alimentato dalla passione.
Il modello di Zenger e Folkman ci chiarisce che non tutte le passioni sono uguali. Non tutte le passioni portano al successo. Magari, quindi, non la tua. O non la mia. Nessuno di noi due però ha una sola passione, quindi magari in questo momento stai solo pensando a quella sbagliata.
L’incrocio fra seguire le proprie passioni e trovare un lavoro sicuro
In The Crossroads of Shoulds and Musts, Elle Luna descrive un bivio davanti al quale ci troviamo ogni giorno. Quello cioè che ci impone di scegliere fra ciò che andrebbe fatto e ciò che sentiamo di dover fare.
Should è come le altre persone ritengono che dovremmo vivere la nostra vita.
Must è quello che siamo, quello in cui crediamo, quello che facciamo quando siamo da soli con il nostro più sincero e autentico io.
Ogni giorno ci troviamo di fronte alla scelta fra logos e pathos, sentimento e ragione, pressioni esterne e sensazioni intime.
A questo bivio ti fermi ogni volta che devi decidere se seguire le tue passioni o cercare un lavoro sicuro.
Qui ti ritrovi da una parte la strada suggerita da mamma e papà e che in fondo pure tu sai che sarebbe quella da seguire; dall’altra un’avventura le cui uniche fondamenta risiedono nel tuo cuore e le cui ragioni non sei neppure in grado di comprendere fino in fondo e spiegare. Però te lo senti dentro, mannaggia a te!
Le caratteristiche delle persone di successo
Se avere passione per quello che si fa è fondamentale per centrare i propri obiettivi, questi non possono essere raggiunti senza la capacità di imparare ogni giorno e la caparbietà di perseverare oltre ogni difficoltà.
La prima è oramai una competenza fondamentale per distinguersi dalla massa, e richiede un serio impegno quotidiano per trovare il tempo di formarsi, sperimentare e riflettere sulle implicazioni di quello a cui ti stai dedicando. Se ce l’hai, dovresti metterla nel cv.
La perseveranza deriva dalla disciplina, è direttamente proporzionale al talento e rappresenta un elemento chiave per avere il successo che tu stesso sei chiamato a definire.
Napoleon Hill, autore di Pensa e arricchisci te stesso, ha sottolineato come la perseveranza sia al centro delle storie di successo degli oltre 500 uomini che ha intervistato prima di scrivere il suo libro.
Dono della Disciplina3, la perseveranza è l’elemento principale nello sviluppo del talento, che a sua volta è fondamentale nell’alimentazione della passione.
Conviene appassionarsi ai problemi
Il tema del rapporto fra passioni e opportunità ritorna anche nell’analisi di Oliver Segovia, autore di Passion and Purpose: Stories from the Best and Brighest Young Business Leaders. Segovia sostiene che sia uno sbaglio seguire le proprie passioni e suggerisce di individuare grandi problemi e cercare il successo nel tentativo di risolverli. In un certo senso però invita ad appassionarsi a un problema.
È l’approccio di chi fa startup. “Innamorati del problema, non della soluzione” ha ripetuto in diverse occasioni Uri Levine, fondatore di Waze. Spesso infatti le grandi aziende nascono dal tentativo di un gruppo di giovani di risolvere un problema che gli fa sbattere la capoccia sul tavolo. Come trovarti imbottigliato nel traffico e vedere qualcuno svignarsela per una strada secondaria di cui tu non ti eri mai accorto.
La forza del dare
Non devi seguire la tua passione, ma contribuire quanto più puoi a questo mondo con quello che sei in grado di fare, ha sostenuto Ben Horowitz nel suo intervento lo scorso anno alla Columbia University.
Le passioni sono difficili da prioritizzare, ha spiegato il co-fondatore di Andreessen Horowitz, uno dei più importanti fondi di venture capital al mondo. Di cosa sei più appassionato? E invece, in cosa sei davvero bravo? Ancora: quanto sei bravo nelle cose che ti appassionano?
Alcuni continuano a vedere questo approccio in antitesi a quello offerto dal co-fondatore di Apple Steve Jobs durante il proprio discorso alla Stanford University. Sbagliando, perché anche le passioni più egoiste in un modo o nell’altro regalano qualcosa agli altri. Ci torniamo più avanti.
Come Horowitz, aanche Hill sostiene che pensare agli altri sia un elemento chiave nelle storie delle persone di successo. Non stiamo parlando di beneficienza, ma di un atteggiamento molto concreto. Jobs per esempio ha votato la sua Apple a semplificare la vita alle persone che pensano diversamente aiutandole attraverso la tecnologia a svolgere al meglio il proprio lavoro.
La favola del successo
Nel corso dei miei studi umanistici ho scoperto che lo schema narrativo di Campbell può funzionare da faro per chi vuole seguire le proprie passioni.
Nella fiaba, ogni eroe prima di essere consacrato e sposare la principessa passa attraverso una serie di (dis)avventure che alle volte giungono a minarne la sopravvivenza. Raccontarti la storia del tuo progetto secondo lo schema di Campbell è un ottimo modo per prepararti a ciò che ti aspetta, se scegli di seguire le tue passioni.
Dopo averlo fatto, ho preso coscienza che seguire le passioni è sempre più complicato di quello che ti aspetti. Non per questo ho però deciso di demordere.
Anche tu, visto che sei arrivato fin qui, hai una dannata voglia di non farlo.
“Non seguire le tue passioni!”
Mark Cuban, imprenditore seriale e investitore, ritiene che “segui la tua passione” sia il peggior consiglio che si possa dare o ricevere. Lo sostiene in un post intitolato Follow Your Passion, Follow Your Effort in cui ti invita a chiederti come diavolo sei riuscito a tagliare i piccoli traguardi che hai raggiunto nella tua vita, e ti costringe a riconoscere che non fu merito della passione, ma dell’impegno e della perseveranza che hai avuto4.
In pochi punti poi Cuban riassume il circolo virtuoso generato dal modello di Zenger e Folkman. Cito dalla traduzione di Davide Pozzi:
- Più lavori sodo su qualcosa, più diventi bravo in quel campo.
- Più diventi bravo a fare qualcosa, più ti piace.
- Più ti piace fare qualcosa, più ci sono probabilità che ti appassioni.
- Più diventi bravo a fare qualcosa, più ci metti passione e lavori ancora più duro per eccellere e migliorare, più ti accadrà qualcosa di buono.
“Segui le tue passioni!”
A Stanford Jobs ha invitato gli studenti ad avere il coraggio di seguire cuore e intuito. “In qualche modo loro sanno già cosa vuoi diventare davvero” ha spiegato il fondatore di Apple. Questo invito a seguire le proprie passioni è più complesso di quanto appaia.
Durante il proprio discorso Jobs raccontò la propria storia rivista con il senno di poi e sottolineò che certe cose si comprendono solo a posteriori, unendo i puntini. E solo unendo i puntini riconosci il ruolo giocato dalle passioni nella tua vita.
La relazione fra tempo e passioni
Se leggi questo blog da un po’, sai che il tempo è una delle mie passioni. Sono convinto che vivere intenzionalmente significhi spendere il tempo che ci rimane in attività in grado di dare un senso alla nostra vita. Ed è per questo che la relazione fra tempo e passioni mi sta profondamente a cuore.
Apparentemente così lontani, Cuban e Jobs hanno una posizione comune su questo rapporto:
Il tempo è il bene più prezioso che NON puoi possedere. Puoi o non puoi rendertene conto, ma il modo in cui usi o non usi il tuo tempo è la migliore indicazione di quello che sarà il tuo futuro. MARK CUBAN
Il tuo tempo è limitato, quindi non sprecarlo a vivere la vita di un altro. Non lasciarti intrappolare dai dogmi, che significa vivere con i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciare che il rumore delle opinioni altrui soffochi la tua voce. STEVE JOBS
Seguire le passioni è un diritto sancito dal codice civile
Spendere il proprio tempo nel crescere le proprie passioni è il miglior modo di consumare questa risorsa di cui non hai la più pallida idea di quanto ti rimanga. Ed è così importante che è un diritto di ognuno di noi.
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni. ARTICOLO 147 DEL CODICE CIVILE
Come trovare le giuste passioni
Ti ho raccontato che le passioni sono fugaci, anche se a volte perdurano nel tempo, evolvendosi. Non tutte sono uguali, e se molte non portano da nessuna parte, alcune di queste, quando incontrano perseveranza, voglia di imparare, disciplina, e la giusta opportunità ci conducono lungo la storia che abbiamo disegnato per raggiungere il nostro successo. Il punto ora è: come capire quale passione seguire e in che modo farlo?
La risposta a questa domanda è meno difficile di quello che pensi. In una parola: vocazione. Questo è però un tema almeno tanto complicato da affrontare quanto quello delle passioni e ti do quindi appuntamento al prossimo post per approfondire.
- Citazione dal dizionario Garzanti ↩
- Il verbo inglese to flow è traducibile con l’italiano scorrere, ma tradurre lo stato di flow è complicato. Letteralmente, sarebbe lo stato di flusso. ↩
- Con la maiuscola perché qui mi riferisco alla Dea di cui scrivo nel mio Elogio della Disciplina. ↩
- Quando non si è trattato di fortuna. La fortuna però, lo sappiamo, aiuta gli audaci. Significa che spesso essa ti raggiunge quando ti sei preparato a riceverla. ↩