14 +1 regole per applicare il minimalismo nella vita di tutti i giorni
I principi chiave del minimalismo sono essenzialmente tre: concentrazione su ciò che è essenziale, rimozione del superfluo e ricerca del godimento massimo. Li ho approfonditi in un precedente articolo in cui ho spiegato come e perché trasformare il minimalismo in un’abitudine. Applicare questi principi nella nostra vita può essere fatto in diversi modi, e in questo articolo ho raccolto alcuni spunti per imparare a lasciare perdere le cose che non aggiungono valore alla nostra vita, creare spazio per noi e perseverare nei nostri principi anche quando ci pare che sia impossibile.
1. Concentrati sui perché
Vivere intenzionalmente è essenzialmente riconnetterci ai nostri perché. Domandarsi il perché di quello che facciamo, compriamo, viviamo, è l’unico modo per discernere fra ciò che è allineato con la nostra vita e ciò che no. E, ça va san dir, ciò che non è allineato non ne deve far parte. Ogni volta che sei chiamato a prendere una decisione, ogni volta che stai per comprare qualcosa, prova a domandarti perché?
2. In caso che… significa mai
Ogni volta che compriamo qualcosa o ci dedichiamo a un’attività in caso che… Stiamo solo cercando una scusa per ascoltare la voce del bambino dentro di noi che vuole fare ciò che gli pare, senza ascoltare l’adulto che nella nostra testa gli spiega che sarebbe inutile. Ogni tanto è bene dare ascolto al bimbo, e dedicarci a qualcosa che con il senno dell’adulto non faremmo, ma anche in questi casi è bene riconoscere che lo stiamo facendo perché al di là di tutto quella è una cosa che ci fa sentire vivi. E siccome il mondo ha bisogno di persone vive, noi lo facciamo per questo, ok! Ti pare incoerente? Arriva fino in fondo.
3. La regola 20/20
Tutte quelle volte che ti ritrovi che stai per comprare qualcosa o dire di sì a un’iniziativa in caso che…, prova ad applicare questa regola coniata da Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus. Se ti ci vogliono meno di venti minuti e meno di venti dollari per comprare quella cosa quando ne avrai bisogno, per ora lascia stare.
Personalmente, ho rigirato questa regola per renderla valida anche al di là delle cose fisiche. Se una cosa mi richiede meno di venti minuti e una spesa inferiore ai venti euro, lascio perdere. Certo, poi ci sono eccezioni, ma di base cose di poco valore che richiedono poco impegno sono distrazioni.
4. Una cosa alla volta
Più che una regola per essere minimalisti, questo è un principio di produttività buono per ogni occasione, e fondamentale per chi vuole vivere minimalista. Quando siamo totalmente concentrati su una cosa, una cosa sola, facciamo meno fatica a eliminare le distrazioni, il superfluo, tutto quanto non ha a che fare con i nostri perché. Per questo spesso scrivo con le cuffie o in condizioni di totale solitudine. Se ogni settimana ci impegnassimo a eliminare una distrazione, nel giro di un anno avremo eliminato dalla nostra vita oltre 50 fattori che ci impediscono di viverla appieno.
5. Prenditela con calma
Nel minimalismo il focus è sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Sui risultati più che sul tempo. Non è importante fare tutto nella vita, ma fare bene quello che facciamo, altrimenti ci ritroveremmo a fare un sacco di cose fatte male, con l’unico risultato di non aver combinato nulla. Se tutto conta, niente è davvero importante. Inoltre, l’unica cosa che conta è progredire, avanzare verso la realizzazione dei propri obiettivi. Celebrare le piccole vittorie è il solo modo di riconoscere che stiamo avanzando verso il successo.
6. Guarda a te stesso
C’è sempre qualcuno con la macchina più bella, l’ultimo modello di iPhone, il vestito più costoso o che semplicemente va in vacanza in paesi esotici che noi abbiamo visto solo sui depliant delle agenzie di viaggio. E allora? Questo non significa che lui sia felice. Come ha scoperto il ricercatore Shawn Achor studiando il rapporto fra felicità e successo, ci sono persone felici anche in condizioni che a noi parrebbero drammatiche. Se guardiamo a quello che resta dopo che abbiamo levato ciò che non ci dà un perché, restiamo soli con quello che ci dà piacere e fa parte di noi. Si può essere più felici?
7. Minimalismo non è menomalismo
Essere minimalisti non significa eliminare tutto quello che abbiamo, ma tenere solo quello che ci dà davvero piacere. Un guardaroba minimalista non è basato su un numero di capi inferiori a uno normale (anche se poi lo è), ma su quel 20 per cento di capi che indossiamo perché ci danno veramente piacere. Applicando il principio di Pareto al nostro guardaroba, infatti, potremmo infatti eliminare l’80 per cento degli abiti perché li mettiamo una volta ogni tanto, spesso solo perché ne siamo i proprietari, e che se dovessimo ricomprarli oggi non ci spenderemmo un euro. Questa regola può essere applicata in ogni ambito della vita, a partire dalle app che hai sul telefonino fino ad arrivare alle persone che frequenti.
8. Costa più tenere le cose che darle via
Fatti due conti: ogni oggetto nella tua vita ti costa tempo ed energia, le due risorse limitate di cui disponiamo, oltre a una quantità di soldi per prendertene cura. Eliminare ciò che non aggiunge valore alla nostra vita, come i sacchetti con gli articoli di giornali che ho scritto 20 anni fa quando ho iniziato la mia carriera da giornalista, è l’unico modo di “trovare” tempo ed energie da dedicare a ciò che per noi ha davvero valore. Pensa a quando torni a casa e guardi la parte del muro di fronte all’ingresso: se ci fosse una solo foto, per esempio quella del tuo matrimonio o della tua famiglia, ogni giorno saresti accolto dal ricordo di un momento felice. Invece, stipando di quadri quella parete, ognuno di essi richiede un po’ di tempo della tua attenzione e finisce che nessuno di essi la ottiene mai.
9. Valuta gli spazi
Viviamo in due spazi non molto diversi fra loro: uno reale, e uno mentale. Nel primo, l’unico modo di generare valore è partire da un’osservazione attenta degli spazi (fisici) richiesti da ogni oggetto che ci circonda, così come degli spazi (fisici) vuoti di cui abbiamo bisogno per muoverci e goderci quello che abbiamo. Più spazio c’è, più tempo abbiamo per goderci quello che in questo spazio si trova.
Allo stesso modo, più spazio abbiamo nella nostra mente più chiarezza riusciamo a fare sui nostri pensieri e sulle nostre azioni, e questo è uno dei motivi principali per cui ho deciso di iniziare a meditare e continuo a farlo.
10. Decluttering in ogni area
Non sono ancora riuscito a trovare una parola migliore di decluttering, che più o meno letteralmente significa “togliere di torno il casino”. Guardare a ogni spazio, fisico, mentale e digitale, come a un’opportunità di rimuovere qualcosa di superfluo per creare un ordine nuovo è l’unico atteggiamento possibile per portare il minimalismo all’interno della propria vita e goderne appieno i benefici. Lo sapevi, per esempio, che se tieni meno oggetti vicino al letto dormi meglio? Interessante, vero?
11. Qualità vs quantità
La miglior regola da seguire per una vita propriamente minimalista è solo cose di qualità. È vero che le cose di qualità costano più care, ma non è vero che non possiamo permettercele. Un paio di pantaloni da 80 euro, al netto della marca, è sicuramente migliore di uno da 20 euro. Per permettercelo dobbiamo rinunciare a tre paia di pantaloni in più, ma come ci insegna Pareto probabilmente anche se ce li avessimo ci rinunceremmo perché dei quattro ne indosseremmo uno più spesso e gli altri ogni tanto. Non è meglio allora rinunciare a quei tre e prenderci direttamente quello migliore? Che per altro, con molta probabilità, durerà di più nel tempo, e quindi ci consentirà di risparmiare comunque qualcosa a lungo andare.
Pensa se avessi solo cinque o sei pantaloni che ti piacciono un sacco anziché averne una dozzina di cui molti non li metti mai: non sarebbe un bel vantaggio? Prima di spendere i tuoi soldi per qualcosa di nuovo, chiediti se questo è il top che puoi ottenere. Se non lo è, tieni da parte i soldi per quando troverai ciò per cui vale la pena spenderli. E quando lo trovi, non badare a spese!
12. Non sentirti in colpa
Butta via tutto quello che non ti piace, anche se te l’ha regalato qualcuno a cui sei sentimentalmente legato. Chi ti vuole bene vuole che tu viva bene, non sommerso di cianfrusaglie che tieni solo per non sentirti in colpa, quindi se ti tieni una cosa che non ti piace gli provochi un dispiacere reale. Inoltre, circondarti di oggetti, o esperienze, di altri – o che hai comprato in caso che… – ti imprigiona nella vita che altri hanno immaginato per te, allontanandoti da quella che tu vuoi vivere!
13. La regola 90/90
Un’altra regola a firma di Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus. Se non hai usato una cosa negli ultimi tre mesi, prendila in mano e chiediti se la userei nei prossimi tre. Se la risposta è no – al netto delle stagionalità – donala a qualcun altro o gettala via.
14. Sii grato per quello che hai
La gratitudine non è solo una conseguenza del minimalismo, ma anche un modo per arrivarci. Tenere un diario della gratitudine ci aiuta a dedicare del tempo ogni giorno ai momenti piacevoli che abbiamo vissuto, a trovare qualcosa per cui vale la pena vivere, e alla lunga questo – oltre a renderci più felici – ci aiuta a coltivare le esperienze che sono in grado di rendere più piacevole la nostra vita, a comprare solo quelle cose per cui vale la pena spendere i nostri soldi, imparando a disinteressarci di quello che non abbiamo e a essere felici per quello che invece è in nostro potere, riscoprendo così quel vantaggio competitivo che è mancato ai miliardari suicidi di cui è piena la storia.
+1. Impara le regole, così puoi infrangerle!
Come in ogni cosa, per diventare esperti occorre apprendere e mettere in pratica le regole. È solo quando le abbiamo fatte nostre però che possiamo creare le nostre varianti per renderle adatte alla nostra vita, e perché no, migliorarle.