Hackerare un libro (e perché è meglio del Kindle)

Credo di aver rubato dalle biblioteca dove studiavo insieme agli amici una dozzina di libri. In verità, li avevo solo presi in prestito nella maniera più sbrigativa possibile e (quasi) tutti li ho restituiti. Sentivo il dovere di confessartelo, come debita premessa prima di introdurti a questo post che sta un po’ per le sue, ma che ci tenevo parecchio a scrivere da un sacco di tempo. L’utilità per i tuoi progetti la scoprirai solo alla lunga, se sceglierai di continuare a seguire questo blog (lascia l’email qui sotto).
Come ti ho spiegato in “due parole su di me”, il mio sogno è leggere tutti i libri del mondo e, nel tempo che rimane, condividere le cose più interessanti con gli amici. Questo, non per giustificare il mio vile reato, ma per introdurti a quanto segue.

Penserai che per realizzare il mio progetto io abbia deciso di utilizzare un Kindle, e invece no, mio caro lettore 1. Ci sto provando con uno strumento innovativo che è personalizzabile, non si scarica mai, consente di raccogliere e organizzare note e ti dà anche una certa qual soddisfazione carnale.

Si chiama leggere. È come gli umani installano nuovo software nel proprio cervello. Scott A. Backer

Non ho mai smesso di leggere libri cartacei, ma l’avvento dell’iPad, del Kindle, e in ultimo dell’iPhone gigante 2 hanno minato seriamente le mie convinzioni. Eppure, oggi, il libro, nella sua forma cartacea, rappresenta ancora il miglior strumento di apprendimento e di conseguenza il più utile per la crescita personale.

Built in Orderly Organized Knowledge

Cos’è esattamente un libro? Ti propongo la descrizione che di esso si trova in “The little red writing book” di Brandon Royal, un testo che consiglio a chiunque scriva, indipendentemente dalla lingua.

Premessa: in inglese libro si traduce “book”. Di seguito trovi la presentazione di questo organizzatore di conoscenza ordinata.

Il BOOK è una scoperta rivoluzionaria nel mondo della tecnologia. Nessun filo, nessun circuito, nessuna batteria. Non c’è bisogno di connetterlo, né di accenderlo. È così semplice che anche un bambino può usarlo. Basta voltare la copertina!

Compatto e portatile, può essere usato ovunque – anche seduto in poltrona vicino al caminetto. Ancora, è potente al punto di contenere le informazioni presenti in un intero CD.

Ecco come funziona: il libro può essere preso in mano in ogni momento e usato semplicemente aprendolo. Non si impalla e non ha mai bisogno di essere riavviato.

La modalità browsing ti consente di muoverti da una pagina a un’altra, avanti e indietro come ti pare. Molti esemplari hanno una feature chiamata indice, che serve a indirizzare l’utente a un punto specifico all’interno del BOOK relativo all’informazione selezionata, per un consumo immediato.

Puoi aggiungere note personali a fianco agli elementi del BOOK con un tool di programmazione opzionale, il Portable Erasable Nib Cryptic Intercommunication Language Stylus (PENCILS3).

È questa la fine dei computer? Il BOOK (Built in Orderly Organized Knowledge) sembra essere in grado di diventare il trend di intrattenimento del futuro.

Come interagire con un libro

Nel testo qui sopra avrai notato che si parla anche di PENCILS, le matite. Scrivere su un libro con una penna è innanzitutto un sacrilegio! Sarebbe come scrivere con un pennarello su un iPad: lo rovineresti!

Ecco quello che puoi fare con una matita:

  • sottolineare (deprecato);
  • disegnare una linea ondulata in verticale a fianco di paragrafi interessanti;
  • disegnare due linee verticali a fianco di paragrafi importanti;
  • segnare con un puntino a bordo pagina le frasi che contengono elementi chiave;
  • segnare con un asterisco a bordo pagina le frasi che rappresentano possibili citazioni;
  • creare un indice personale dei concetti presenti nel libro.

Come hackerare un libro

La caratteristica più interessante di questo mezzo di comunicazione è che è completamente personalizzabile. Il modo migliore di farlo è creare un custom index, ossia un indice personale.

Tutti i libri hanno pagine completamente bianche, o quasi, all’inizio o in coda. Alla peggio, c’è la terza di copertina. Basta sceglierne una e iniziare ad appuntare i concetti che trovi nel libro, utilizzando parole chiave 4 per creare percorsi di lettura e iperlink con altri testi, e aggiungendo note laddove necessarie. Prendendo a prestito uno schema proposto da Ryder Carrol con il Bullet Journal, puoi usare un pallino per indicare un argomento e un trattino per contrassegnare una nota.

Considerazioni finali

Ho scoperto questo modo di leggere i libri veri solo da qualche settimana e si sposa perfettamente con quanto facevo prima, utilizzando l’iPhone come strumento per prendere appunti. Finito un libro, trasportare note e appunti in digitale è ora molto più semplice.

Sono sempre stato un duro e puro, uno di quelli che sui libri proprio non ci scrive, non gli crea le orecchie, non li piega in due, non gli toglie la copertina, non gli fa del male, insomma. Questo metodo che ti ho descritto – e che non è di mia invenzione, ma rappresenta il risultato combinato di quello che visto fare ad altri – mi sembra però un ottimo modo per addomesticare i libri e tutto sommato un compromesso accettabile per prolungarne l’esistenza oltre il Kindle.

Il quale, a dire il vero, è uno strumento che apprezzo moltissimo5. In particolare per la possibilità di evidenziare un testo e rileggere le note. Se solo gli appunti fossero esportabili semplicemente, allora sarebbe davvero ottimo. Però…

Però, il Kindle rende tutti i libri uguali, riducendoli a mero contenuto da consumare. Mentre, io credo, ogni libro ha anche fisicamente il suo piacere.

Un libro è come una storia d’amore. Non può prescindere da un rapporto carnale.

Quando ami una persona infatti non fai altro che desiderarla. È questo non solo per quello che l’altra persona rappresenta per te, ma anche per le sue forme e le emozioni che il contatto con ella ti trasmette.

Vabbe’, queste sono pippe mentali tutte mie. La verità è che l’immediatezza del Kindle il libro non c’è l’ha.

Però… Ancora, però puoi risolvere anche questo, almeno in parte.

Come procurasi i libri da leggere

Io ho fatto così. Sinceramente pentito dei mie furti, ho deciso di creare una wishlist di libri che voglio leggere su Amazon e l’ho condivisa con i miei famigliari e i miei lettori. Gli ho chiesto, se e quando volessero farmi un regalo o sostenere la mia attività online, di scegliere uno di quei libri. Amazon ti permette di ordinare i libri in base alla priorità con cui li vuoi leggere, e così puoi suggerire a chi ha piacere di farti un regalo il prossimo6 libro che desideri avere fra le mani.

Ulteriori vantaggi di questo metodo:

  1. I libri costano così poco che spesso chi ti fa un regalo te ne prende due o più, e se te la gestisci bene con due ricorrenze come Natale e compleanno ti copri le letture di un anno;
  2. Ogni libro ha una pagina dopo la seconda di copertina in cui viene ripetuto il titolo e l’autore, e questa può essere sfruttata per una dedica7 che non andrà persa, ma resterà all’interno del libro;
  3. Condividere una lista desideri può sembrare antipatico, ma pensa a quanti regali che diversamente non apprezzeresti corri il rischio di ricevere e quanti bigliettini di auguri ti troverai a buttare prima o poi, oppure a non rileggere mai perché confinati in una scatola nell’armadio.

 

 


  1. Sognavo di fare questa citazione da una vita e per farla qui l’ho dovuta riadattare un pochino. L’originale suona così: “C’era un volta… Un re – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbaglaito! C’era una volta un pezzo di legno” 
  2. Per me il 6S è gigante. Il Plus è extra gigante. 
  3. Matite, in italiano. 
  4. Tipo categorie e tag, per intenderci. 
  5. Vedi la mia recensione del Kindle Touch
  6. Non necessariamente il prossimo che leggerai. Questo metodo serve a creare una coda di libri da leggere. Che puoi modificare come vuoi quando un nuovo esemplare entra in tuo possesso. 
  7. I migliori libri dopo la terza di copertina hanno una pagina bianca apposita.