Il metodo MIT: linee guida per un progetto personale

Quando lavori a un progetto personale, la cosa più importante è avanzare. Ogni giorno. Perché è solo muovendoti da dove sei che incontri la fiducia e la chiarezza necessarie ad andare avanti. È un circolo virtuoso. Senza di esse progredire è parecchio più complesso.

Fare un piano prima di partire è l’unico modo di non partire, ma restare come i pescatori di Nantucket a guardare il mare mentre le baleniere salpano. Pianificare il viaggio prima di iniziarlo significa trovarsi a prendere in considerazione mille variabili e diversi aspetti di cui conosci poco o nulla.

L’esperienza, ancora una volta, è una cosa che maturi col tempo. Attraverso l’avanzare quotidiano. Non c’è esperienza senza errori e sofferenza. E, d’altra parte, anche chi nasce imparato, per comprende come si fa a non fallire, deve prima scoprire come si fallisce. Altrimenti, prima o poi si troverà su una strada che porta al fallimento senza essere in grado di rendersene conto.

Non riuscirai mai ad attraversare l’oceano se non trovi il coraggio di perdere di vista la terra ferma. Cristoforo Colombo

Quello che ti serve per partire è un’idea di dove vuoi andare. Non è neppure necessario che sia chiara, perché la chiarezza deriva dall’azione, e continuare a rimuginare sulla tua idea ti impedisce di agire.

Il modo di progredire nel mio progetto, di coltivare il mio sogno, io l’ho trovato con i MIT e un diario.

Una proposta di metodo: diario + MIT

Per marcare la differenza fra questo blog e tutte le altre mie attività ho pensato per prima cosa a un quaderno. Ho comprato un Leuchtturm 1917 e ho iniziato a scrivere i progetti che voglio realizzare quest’anno.

A questo diario ho chiesto di accompagnarmi lungo il mio viaggio. Il suo compito principale è marcare la differenza fra le attività digitali a cui mi dedico e il sogno che ho deciso di coltivare nel giardino di casa.

Per aiutarmi ad avanzare quotidianamente ho implementato il sistema dei MIT. MIT è l’abbreviazione dell’inglese Most Important Task, compito più importante. I MIT ti aiutano ad avanzare. Ogni giorno. Verso il tuo obiettivo.

I MIT funzionano essenzialmente perché di motivazione scarseggiamo tutti ed essi rappresentano piccoli obiettivi che sono più facili da raggiungere. Oltre a questo, i MIT hanno altre due importanti caratteristiche:

  • ti aiutano a evitare di procrastinare;
  • ti aiutano a concentrarti.

Come funzionano i MIT

Il meccanismo dei MIT è semplice da implementare, ma non può prescindere da una profonda analisi di se stessi. Altrimenti, i MIT sono solo un altro elenco di task.

Per definire i tuoi MIT devi cominciare a chiederti: “Qual è quell’unica cosa che, anche se riuscissi a fare solo quella, la mia giornata avrebbe comunque un senso”?

Per me è scrivere 500 parole. Se voglio essere uno che scrive, devo scrivere. Se non scrivo, non lo sono. Non devo necessariamente pubblicare tutto quello che scrivo – e infatti non accade – ma devo scrivere. E come scrivo, devo leggere. Se non leggo almeno un articolo o qualche pagina di un libro ogni giorno, il mio sogno di leggere tutti i libri del mondo non progredisce.

I MIT sono la cosa a cui devi dedicare le tue migliori energie. Per questo, il momento più adatto per occupartene è subito dopo la colazione, o anche prima, quando sei fresco e riposato. Magari incastrandoli in un rituale del mattino.

Completare un MIT appena sveglio dà un senso alla tua giornata prima che essa abbia inizio. Ogni volta che smarchiamo un task il nostro corpo rilascia infatti una sostanza chiamata  dopamina. Il nostro cervello ci fa quindi sentire soddisfatti e di conseguenza anche le nubi si diradano appena varchiamo il portone di casa.

Come definire un MIT

Io per definire i miei MIT ho adottato queste regole:

  • trova l’elemento portante su cui costruire la tua avanzata;
  • riducilo all’osso;
  • completa tutti gli obiettivi che ti sei posto;
  • comincia dal più difficile.

Ogni sera, prima di andare a dormire, stendo una lista di MIT per il giorno successivo. Cerco di limitarli a tre. Uno difficile, uno medio e uno facile. Completarli tutti mi aiuta a mantenere l’integrità necessaria a realizzare il mio progetto.

Il modo più semplice di fare di più? Fai di meno. Greg Faxon

Il sistema dei MIT spalmato su tutto l’anno

Implementare un sistema di MIT su tutto il corso dell’anno è tanto complicato quanto utile.

Questa pratica richiede di sedersi al tavolo per definire gli obiettivi più importanti. Quelli da raggiungere entro l’anno. Quelli che darebbero un senso ai prossimi 365 giorni.

Questi obiettivi vengono anche chiamati MIG, Most Important Goal. Possono essere da tre a cinque; di più inizierebbero a essere difficili da raggiungere tutti. Questo distruggerebbe la tua integrità, privandoti della fiducia necessaria a progredire lungo la strada.

Certo, molte cose rimarranno fuori, così. Non è detto che non le faremo. Prima di tutto ci dedicheremo a ciò che può dare un senso al nostro progetto. Poi, se avanza tempo – ma non avanza – tutto il resto.

Ogni mese sarà dedicato a un solo MIG. Esso va disassemblato in task più piccoli che possano essere completati nell’arco di una settimana. Ogni settimana avrà così dai tre ai cinque MIT da completare. Ogni giorno, il suo.

Riassumendo:

  • Anno: individua da 3 a 5 obiettivi;
  • Mese: scegli un MIG e raggiungilo;
  • Settimana: individua da 3 a 5 task;
  • Giorno: scegli un MIT e completalo.

Piano d’azione

Ci sono mille diversi modi di implementare questo sistema. Ognuno deve trovarsi il proprio. Il mio è stato creare una mappa mentale con tutte le cose che vorrei fare quest’anno e poi riportare i titoli dei progetti sul Leuchtturm, individuando i più importanti con un asterisco: lanciare questo blog; scrivere un eBook sulla creatività; creare un corso sulla gestione del tempo; scrivere un libro su come vivere intenzionalmente.

Per il mio brainstorming io ho utilizzato Mindnode, ma un pezzo di carta e una matita vanno benissimo. Anzi, forse sono pure meglio. Se però sei sempre in giro, Mindnode è un ottimo strumento per sfruttare i ritagli di tempo.

Prima che mi fosse chiaro lo schema da seguire, ho provato diverse strade. Ti condivido quella che ho scoperto funzionare meglio.

  1. Comincia definendo chi sei veramente. Puoi farlo attraverso le 13 difficili domande che ho elencato nel post su questo tema.
  2. Segui lo schema narrativo di Campbell per avere una visione sulla strada che devi percorrere per raggiungere ogni obiettivo e coltivare il tuo sogno.
  3. A questo punto, sei pronto a buttare giù la tua lista di MIG e MIT per quest’anno.
  4. Assegna a ogni mese un MIG,
  5. Definisci per ogni MIG del mese i MIT da completare settimana per settimana.

Ora, siccome questo progetto lo svilupperai nei ritagli di tempo, a un certo punto ti renderai conto che nel tuo calendario non ci sarà più spazio per altre cose. Non ti preoccupare: se sarà necessario, troverai ogni tanto del tempo per dedicarti alle altre faccende. Io, per esempio, le accumulo per un po’ e poi dedico a esse un paio di ore nel weekend o durante la sera.

Ti confesso che non riesco più a fare tutte le cose che stipo fra i miei to-do. Va bene così. Imparare a meditare mi ha insegnato anche questo: a lasciare andare le cose che non contano.

Quando hai definito i tuoi MIG e MIT stai con quelli. Il resto non sono cose che danno un senso alla tua vita.