5 nefaste conseguenze di vivere senza un piano
Quando ti alzi al mattino, sai quali sono i passi da compiere durante la giornata per raggiungere i tuoi obiettivi? Questo è bene. Se però non hai chiaro nella zucca cosa devi fare per vivere la vita che vuoi, ecco, questo è male.
Mentre non hai bisogno di stendere un piano per iniziare a realizzare i tuoi progetti, così non è per la tua vita. Quella ti serve un maledetto piano per viverla.
Se ti alzi tutte mattina senza sapere cosa fare per realizzare i progetti e vivere le avventure che hai nel tuo cuore, alla sera te ne vai a letto con la sensazione che sia passata una giornata senza che tu l’abbia vissuta. Magari hai solo lavorato. O sei corso a destra e manca facendo mille cose senza sapere bene perché, ma solo perché andavano fatte. E però, ti sei dimenticato di vivere.
Questo significa passare il tempo. Vivere è un’altra cosa.
Se ti ritrovi in questa figura dell’indaffarato messo in croce da Seneca, tranquillo: non sei l’unico. È un atteggiamento molto comune, come spiega Shunryu Suzuki-Roshi ai praticanti Zen in Mente Zen, mente di principiante descrivendo i 3 tipi di creatività attraverso i quali ti ho raccontato come proteggere le cose importanti da te stesso.
Io spero di averlo capito in tempo. Perché non è vero che c’è sempre tempo. C’è sempre meno tempo, questo è vero!
Cosa succede quando non hai un piano per vivere
In Living Forward Michael Hyatt e Daniel Harkavy identificano cinque nefaste conseguenze di vivere senza un piano:
- confusione: ti addentri spaesato nella vita chiedendoti che sentiero prendere perché non hai una bussola per sapere almeno in che direzione andare;
- sprechi: di ogni tipo, e in particolare di tempo, una delle risorse più rare che abbiamo, speso a fare zig zag nella vita anziché a realizzarla;
- opportunità perse: perché non ci stai con la testa e non sai se coglierle o meno, ti dedichi ad altro che ti distrae da ciò che dovresti fare per realizzare i tuoi sogni, e quando ti ricordi di un’opportunità che forse sì, dovresti cogliere, ecco, è scaduta;
- dolore: di ogni tipo, perché quando non ti prendi cura della tua salute, dei tuoi genitori, della tua carriera, delle tue passioni, perché non sai chi sei davvero e cosa vuoi dalla vita, tutte queste cose vanno in malora;
- rimpianti: se solo avessi… quante volte l’hai ripetuto? Se vivi la vita che vuoi, non hai rimpianti, perché ogni rinuncia è frutto di una scelta precisa di seguire un’altra strada.
Come incidere sul nostro futuro
Scrive Epiteto:
La realtà si divide in cose soggette al nostro potere e cose non soggette al nostro potere. In nostro potere sono il giudizio, l’impulso, il desiderio, l’avversione e, in una parola, ogni attività che sia propriamente nostra; non sono in nostro potere il corpo, il patrimonio, la reputazione, le cariche pubbliche e, in una parola, ogni attività che non sia nostra. E ciò che rientra in nostro potere è per natura libero, immune da inibizioni, ostacoli, mentre quanto non vi rientra è debole, schiavo, coercibile, estraneo.
Le decisioni che assumi ogni giorno sono una di quelle cose in tuo potere. Come decidi di reagire a un evento, cosa decidi di mangiare, quello a cui decidi di dedicare il tuo tempo.
In Sognare per vivere ho raccontato come ho sfruttato alcune parti della metodologia GTD per imparare a fare il mio piano. In poche parole, devi planare sulla tua vita dall’alto per scoprire dove ti trovi ora – di cosa sei prigioniero – e come sei arrivato dove ti trovi alla fine del percorso. Lo puoi leggere cliccando sul link precedente. Oppure puoi leggerne una sintesi qui. O puoi anche non leggerlo. L’importante è che da oggi in poi ogni mattina quando ti alzi prendi carta e penna e scrivi cosa farai per realizzare i tuoi progetti.