La paura di ChatGPT
Dunque, sembra che la gente abbia paura dell'intelligenza artificiale. Tu ne hai? Se la risposta non è un no quasi meravigliato alla domanda, conta come sì. È interessante chiedersi: di cosa? Perché?
La paura è innanzitutto uno strumento di autodifesa. Se non avessimo paura, non saremmo in grado di valutare i rischi che corriamo. È un'emozione forte, a volte improvvisa. Si manifesta attraverso insicurezza, smarrimento e ansia.
In genere, abbiamo paura di cose importanti. Per lo più si tratta di cambiamenti dello status quo che consideriamo nocivi. Temiamo che l'intelligenza artificiale ci porti via il lavoro, che si evolva fino a dominarci. E se non ne avessimo, di paura?
Senza paura
Nella terza stagione di Mandalorian, Din Djarin e Bo-Katan Kryze visitano un pianeta dove i droidi imperiali sono stati convertiti per svolgere tutti i lavori necessari agli abitanti, che non hanno più necessità di lavorare e si godono la vita. Se Jon Favreau e Dave Filoni avessero avuto paura dell'intelligenza artificiale, non se lo sarebbero potuti immaginare.
La paura ci tarpa le ali. Ci tiene nelle caverne per timore di essere divorati dai predatori. Il che, per carità, ci fa anche bene, ma ci impedisce di affrontarli e conquistare la luce del sole. La paura ci porta a tirare il freno, con l'unico risultato di perdere il controllo – come sanno bene gli amanti delle due ruote.
Ora, nessuno qui sostiene che mai si debba avere paura – anche perché abbiamo visto che fa bene, avercela. In quanto emozione, la paura è temporanea e agire in preda alle emozioni ci preclude di osservare la situazione con lucidità.
Non c'è emozione, c'è pace. – Codice Jedi
L'unico atteggiamento sensato davanti a un'emozione come la paura è dunque accettarla e tralasciarla. Solo una mente lucida è in grado di trovare soluzioni importanti a problemi importanti.
Dove porta la paura
La paura è la via per il lato oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza. – Maestro Yoda
Da giorni in tutta Europa si riflette su ChatGPT. Il Garante per la privacy italiano, con la sua paura, ha invece tirato il freno a mano, bloccando il servizio – comunque raggiungibile con la VPN gratuita di Opera. Ha sollevato paure, scatenato l'ira e generato sofferenza. Sofferenza dettata non tanto dalla rinuncia a ChatGPT, quanto dal ritrovarsi condannati a vivere chiusi nel passato osservando il futuro dalla finestra. Speriamo di non dover attendere l'estinzione dei dinosauri per partecipare alla festa.