Vedere vs osservare
Uno dei problemi maggiori che ho è che a volte vedo le cose solo dal mio punto di vista. E non mi si venga a chiedere di guardare le cose da un altro punto di vista: Io sono io, mica un altro. Il problema è che quelle cose io solo le vedo, e non le osservo.
Vedere significa percepire stimoli esterni con i nostri occhi.
Osservare significa esaminare con il fine di conoscere meglio.
Spesso la vita ci pone davanti a situazioni in cui vedere piuttosto che osservare fa una bella differenza. Vedere un figlio che piange, una moglie che strilla o un capo che boccia il nostro progetto ci impedisce di trovare una soluzione al problema. Osservare questi fatti invece ci conduce a comprendere il motivo del pianto, cos’abbia generato l’arrabbiatura o perché il nostro progetto non sia funzionale. E queste informazioni ci aiutano a risolvere il problema.
Ho la pancia. Da venti anni e non mi ha mai pesato: sono un falso magro. Ho la pancia perché ho bevuto e mangiato per anni come se stessi ancora giocando a pallone tutti i giorni. Ho la pancia perché non mi sono mai preoccupato di mandarla via. Sto bene con la pancia? Sì e no: mi crea qualche problema nel comprare pantaloni che non richiedano l’orlo e nell’indossare magliette giuste. Voglio buttare giù la pancia? Beh sì, mi farebbe comodo, e anche bene. Ok, da oggi farò ogni giorno qualcosa per buttare giù la pancia.
Tutte le volte che incappiamo in un problema possiamo porci questa domanda: lo sto solo vedendo o lo sto osservando? E questo ci aiuterà a trovare una soluzione.