I libri sulla meditazione da cui è nata la Pratica
Mentre scrivevo La Pratica: comprendere la meditazione, superare le difficoltà e stabilire un’abitudine salutare, ho spesso riletto alcuni libri che avevo messo letto in precedenza e mi erano stati utili.
Di seguito trovi i testi citati nel libro, quelli che ho letto integralmente e altri che ho consultato parzialmente per approfondire alcuni temi. Dovendo scegliere, ti consiglio il primo per comprendere meglio la meditazione, e il secondo per sviluppare l’abitudine.
Mente Zen, mente di principiante, di Shunryū Suzuki-roshi. Scritto nel 1970, è il mio preferito. È una spiegazione agli occidentali in termini occidentali di una pratica che è tutto fuorché occidentale. Non è un libro propriamente sulla meditazione, ma piuttosto sullo zazen, la meditazione seduta del buddismo Zen. La quale è teoria e pratica insieme. Quindi ci troverai anche molto Zen. Alcuni passaggi vanno riletti due o tre volte per comprenderli, ma alla fine è un libro che ti apre la mente. E che ti aiuterà più nel resto della tua vita che non con la meditazione. Una volta imparato a meditare, però lo troverai splendido.
Essential Zen Habits di Leo Babauta è un ottimo testo per sviluppare abitudini, partendo da zero. Nel mio libro faccio riferimento a questo testo per aiutare il lettore a coltivare la propria pratica meditativa, che io definisco un bonsai. Può sembrare un’assurdità, ma una delle principali difficoltà in chi vuole meditare ma non ci riesce é trovare il tempo e il modo di meditare, e in quest’ottica considerarla un’abitudine aiuta. Così come dare da bere e potare una piantina regolarmente.
Il De Brevitate Vitae di Lucio Anneo Seneca è una lettera a Lucilio non tanto sul valore della vita in sé, ma sul nostro approccio alla vita. Non tratta di meditazione in senso stretto, ma aiuta a comprenderla da un punto di vista laico.
Scala paradisi di Guigo II, tradotto in italiano con il titolo Lettera sulla vita contemplativa, è il primo testo occidentale in cui la meditazione venga indicata come un processo mentale. Curioso che avvenga all’interno di un testo (originariamente attribuito a Sant’Agostino) il cui scopo è illustrare ai confratelli certosini come raggiungere l’intimità con Dio.
Lo Zen – Un modo di vita, di lavoro, e di arte in estremo oriente di Alan Watts, che originariamente si intitola The Spirit of Zen, è un approccio un po’ più filosofico al tema. Non è un libro sulla meditazione, ma sul contesto. Watts è un filosofo anno-americano laureato in teologia, fra i principali diffusori dello Zen in Occidente.
Unplug di Suze Yalof Schawartz è un’ottima guida introduttiva al tema, focalizzata sull’aspetto pratico.
Il coraggio di Buddha di Pema Chodron. Non ho letto il libro, ma ne ho consumato con piacere diversi stralci online. Le riflessioni della Chodron vanno oltre alla meditazione e aiutano a “connettersi” con il resto del mondo. Fondamentale la riflessione sull’incertezza che mina la nostra felicità.
Search Inside Yourself, tradotto in italiano con il titolo È facile lavorare felici se sai come farlo di Chade-Meng Tan è focalizzato più sull’intelligenza emotiva che sulla meditazione. Lo scopo del libro è applicare nella vita e nel lavoro entrambe queste risorse per ottenere migliori risultati.
Practical Meditation. Giovanni Dienstmann è uno dei miei autori preferiti e ha fatto e rifatto più volte il suo corso. Il libro è una trasposizione del corso in una guida simpatica e leggera. Utile per farsi un’idea dei diversi tipi di meditazione possibili e per comprendere su cosa focalizzarsi, un passo alla volta.
La tecnica del Pomodoro di Francesco Cirillo non ha a che fare con la meditazione, ma è un libro sulla gestione delle distrazioni. La tecnica pomodoro insegna a gestire le distrazioni, cosa che diventa molto utile quando devi imparare a stare lì seduto a fare ripetutamente la stessa cosa rimandando tutti quei pensieri che ti passano per la testa.
Mindfulness for mere mortals di Patrick Rhone è il testo a cui sono più affezionato perché Patrick è una persona vera, umana. La parte più interessante è dove spiega come portare la meditazione nella vita di tutti i giorni. È un testo sulla mindfulness.
La gioia è alla portata di tutti. La via dello yoga di Sadhguru Jaggi Vasudev racconta la meditazione dal punto di vista dello Yoga, il che lo porta ad affrontare più in dettaglio di quanto non facciano altri la relazione fra la mente e il corpo.
La saggezza del dubbio di Alan Watts approfondisce gli aspetti dell’impermanenza e dell’incertezza, molto utili per comprendere fino in fondo la relazione fra la meditazione e la vita di tutti i giorni.
Il libro sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo rappresenta invece l’approfondimento di Alan Watts sul rapporto fra noi e il mondo, e sul significato di io.
Cambia il tuo cervello di Rick Hanson è un piccolo trattato sul rapporto fra mente e cervello e sugli effetti della meditazione su quest’ultimo. Il titolo originale, Buddha’s brain, spiega meglio il significato del libro.
Mangiare Zen di Thich Nhat Hanh e Lilian Cheung è un altro testo che collega la meditazione con la vita di tutti i giorni. In questo specifico caso analizza il nostro rapporto con il cibo e la dieta.
You are not your brain di Jeffrey Schwartz e Rebecca Gladding è un libro sul funzionamento del cervello, non sulla meditazione, ma è molto utile per capire quello che ti succede nella tua testa.
Dovunque tu vada ci sei già di Jon Kabat-Zin, forse il più autorevole riferimento in campo medico-scientifico per la meditazione, è un testo sul vivere qui e ora. Ottimi spunti sul tema si trovano anche in Il potere di adesso di Eckhart Tolle.
Pensieri senza un pensatore di Mark Epstein affronta gli incroci fra meditazione e psicoterapia. Più utile per capire come funziona il cervello che per meditare, ma è carino come spieghi la meditazione dal punto di vista della psicoterapia.
Vivere + sereni – di Dan Harris è la traduzione di 10% Happier%, un libro e un programma di una persona “resuscitata” dalla meditazione. Fa il paio con Meditation for Fidgety Skeptics: A 10% Happier How-To Book, sempre di Dan Harris, ma con la collaborazione di Jeff Warren e Carlyle Adler, che affronta il tema della meditazione dal punto di vista di chi non vuole crederci. Utile per comprendere alcuni passaggi un po’ complicati.
Diventare consapevoli di Daniel Siegel offre il punto di vista della neuroscienza sulla meditazione.
Fully Present di Susan Smalley e Diana Winston è un testo sulla mindfulness. Sullo stesso tema, ma tradotto anche in italiano, Metodo mindfulness di Mark Williams e Danny Penman.
In La meditazione come cura Daniel Goleman e Richard Davidson affrontano invece il tema della pratica come strumento di cura. Se leggerai il mio libro, ti renderai conto che questa cosa non ha senso per il praticante, ma se ti estranei un attimo comprenderai che come la meditazione possa essere usata per scopi differenti.
Libera la mente di Andy Puddicombe, autore del programma e dell’app Headspace, illustra la meditazione dal punto di vista pratica e con un approccio molto simpatico, spiegando come e perché si possono ottenere risultati praticando anche solo 10 minuti al giorno.
Infine, il Breviario di Soto Zen di Dogen Zenji è un testo che mi è costato un po’ di fatica, perché completamente privo di aspetto narrativo. Raccoglie però diversi importanti concetti spiegati da uno dei più importanti maestri Zen.
Su questi libri è stato costruito il mio testo La Pratica: comprendere la meditazione, superare le difficoltà e stabilire un’abitudine salutare di cui trovi una presentazione qui.