La definizione di antifragile
Un estratto dal libro Antifragile: Prosperare nel disordine di Nassim Taleb, l’autore della teoria del Cigno nero, ovvero l’impossibilità di calcolare il rischio di eventi rari e consequenziali e prevedere che si verifichino. Le cose fragili sono soggette a distruzione a seguito di eventi esterni, mentre quelle antifragili traggono forza da questi. Il miglior esempio di antifragilità è Idra, figura mitologica greca di una donna con diverse teste, a cui ogni volta che viene tagliata una testa ne nascono altre due.
Le cose antifragili amano la casualità e l’incertezza, che significa anche, in modo cruciale, amore per gli errori, un certo tipo di errori. L’antifragilità ha la singolare proprietà di consentirci di affrontare l’incertezza, compiere azioni senza capirle e farle meglio. Lasciami essere più aggressivo: siamo più bravi a fare le cose che a pensare, grazie all’antifragilità. Preferirei essere stupido e antifraglie piuttosto che estremamente intelligente e fragile, sempre.
La fragilità può essere misurata, il rischio no. La sensibilità al danno procurato dalla volatilità è duttile, molto più che la previsione degli eventi che potrebbero creare un danno.
Oltre a leggere anche questo libro di Taleb, dovrò cercare di rivedere il mio approccio alle previsioni e al rischio senza dimenticare il principio di antifragilità.