Il manifesto del tuo blog
L’obiettivo principale di chi inizia a scrivere un blog non può che essere raccogliere email di persone interessate a leggere i propri articoli. Ci sono diversi modi per farlo, e il più semplice è offrire qualcosa in cambio dell’email del lettore. Solo che all’inizio uno non ha niente in mano, a parte le belle idee che l’hanno portato a scrivere un blog. Dunque, come fare? La cosa migliore è partire da un manifesto.
Un manifesto è un semplice documento con cui l’autore identifica la propria audience e la chiama all’azione. Esso si articola in tre parti:
- Problema
- Soluzione
- Call to action.
Quando ho iniziato a scrivere Vivere Intenzionalmente, ho creato un manifesto per la gente senza tempo che sogna di vivere i propri sogni, per chiamarli ad agire quotidianamente sulla propria vita per realizzarli. Poi quel manifesto è stato sostituito da un altro più pratico, che aiuta chi vuole coltivare una propria passione a trovare il giusto atteggiamento mentale e identificare gli strumenti necessari.
Il problema
Per identificare una nicchia di appassionati lettori è necessario comprendere cosa li tiene insieme. Definire il problema che accomuna questa persone. Il motivo per cui sono a zonzo sul web in cerca di risposte alle proprie domande. Comprendere perché non si dovrebbero accontentare di quello che trovano dalle altre parti. Fargli provare il dolore che questo problema gli genera. Se il tuo blog è in condizioni precarie, o non è mai nato, dovresti innanzitutto chiederti se lo stai scrivendo per te o per il tuo pubblico, se ti è chiaro il problema comune che avete, e se hai mai avuto il coraggio di condividerlo con i tuoi lettori.
La soluzione
Nessuno si aspetta di leggere un breve manifesto e trovarci dentro la risposta al proprio problema. Però, uno quando ti dà la sua email qualcosa di concreto se lo aspetta. E sta a te rendere memorabile il tuo manifesto. Per questo devi includerci una risposta al problema che ti lega in maniera indissolubile ai tuoi lettori. E quella risposta è il messaggio del tuo blog. L’obiettivo finale di tutti i tuoi articoli, quello che li accomuna, il tuo piccolo contributo a questo mondo.
Non è certo qui che andrai a dettagliare il tutto, ma è qui che devi guidare il tuo lettore alla comprensione del tuo messaggio, dargli un perché per leggerti.
Call to action
L’ultima parte di un manifesto richiede una chiara chiamata all’azione. È qui che devi ingaggiare i tuoi lettori, che li devi spronare ad agire per risolvere il problema al quale tu stai già lavorando.
Il motivo per cui ho ripreso a scrivere su questo sito e per la prima volta ho deciso di condividere tutto quello che ho imparato sulla scrittura e il blogging è che mi piacerebbe vedere nella nostra blogosfera molti più blog ben fatti e scritti, perché là fuori è pieno di persone interessanti con messaggi che vale la pena ascoltare, ma che spesso se ne restano rintanate su Facebook privandoci di letture interessanti. E non appena avrò concluso la mia Blogging Challenge, da questo problema nascerà un altro manifesto.
Pubblicare un manifesto per il proprio blog
C’è modo e modo di creare un manifesto. Io ho provato tutti i metodi seguenti, in diverse fasi della vita di Vivere Intenzionalmente:
- Scrivere una breve pagina e utilizzarla come home del blog, includendo alla fine un form per iscriversi alla mailing list;
- Linkare quella stessa pagina nel menu di navigazione, trasformando la home in un riassunto di questa e utilizzandola solo per chiedere l’email;
- Ampliare il manifesto con esempi, citazioni, foto, tutto quello che hai tenuto fuori per non appesantire la pagina e trasformarlo in un PDF, che i tuoi lettori possono scaricare in cambio della loro email. In questo caso, devi ampliare soprattutto la call to action, offrendo ai lettori qualcosa di pratico da fare subito dopo aver concluso la lettura.
Quello che consiglio è di provarli tutti, partendo dal primo ed evolvendo con la storia del proprio blog.
Se sei curioso di vedere i “manifesti” di Vivere Intenzionalmente, lasciami l’email che ti mando il mio primo manifesto, Il manifesto dei coltivatori di Sogni, e quello attuale, Idea, Sogna, Crea.