La Storia Infinita: una guida per realizzare i tuoi progetti
Ogni passione, ogni sogno, ogni progetto è una storia a sé. Una storia con un eroe che all’inizio non ci crede, poi piano piano si convince ad affrontare l’avventura e fra mille peripezie trova il modo per completare la propria missione.
Come in amore, le passioni, i sogni, i progetti personali all’inizio fanno sempre paura. Sarà la volta giusta? O soffrirò di nuovo? Sta capitando davvero a me?
È normale avere timore di non riuscire a realizzare i propri progetti. Ti serve sempre qualcuno che ti sproni a crederci. Io ho ricevuto questo regalo parecchi anni fa dal mio docente di Italiano 2 Claudio Scarpati e oggi voglio farlo a te, raccontandoti come La Storia Infinita di Michael Ende rappresenti una guida pratica alla realizzazione dei tuoi progetti.
Se tanto devi fallire, allora fai che sia provandoci
La Storia Infinita inizia con Atréju, cacciatore di bufali, incaricato dalla Infanta Imperatrice di Fantàsia di trovare una soluzione al male che la sta uccidendo e sconfiggere il Nulla che avanza inghiottendo il suo regno. Dopo mille peripezie, alla fine Atréju incontra il servo del Nulla, Gmork, un’enorme lupo nero spedito a uccidere il ragazzino. Atréju è stremato da una continua ricerca di un modo di salvare l’Infanta Imperatrice, e con lei tutta Fantàsia, e dallo scontro continuo con il Nulla, di cui solo vede e sente la devastazione che avanza. Gmork è mortificato dal non essere riuscito a portare a termine la propria missione. L’incontro si svolge in mezzo a delle rocce frantumate da tuoni che scuotono e distruggono la terra.
G: Se ti osi avvicinare, ti dilanio con i miei denti.
A: Chi sei tu?
G: Sono Gmork. E tu, chiunque tu sia, avrai l’onore di essere la mia ultima vittima.
A: Non morirò facilmente. Sono un guerriero!
G: Ah! Coraggioso guerriero, allora combatti il Nulla.
A: Non posso! Non posso andare oltre i confini di Fantàsia!
[Gmork ride e Atréju si arrabbia]
A: Perché ridi?
G: Fantàsia non ha confini.
[ride di nuovo]
A: Non è vero! Tu menti.
G: Stupido ragazzo. Non sai nulla di Fantàsia? È il mondo della fantasia umana. Ogni sua parte, ogni sua creatura è un pezzo dei sogni e delle speranze dell’umanità. Dunque, non ha confini.
A: Perché allora Fantàsia sta morendo?
G: Perché la gente ha iniziato a perdere le proprie speranze e dimenticare i propri sogni. Così il Nulla diventa più forte.
A: Cos’è questo Nulla?!
G: È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo. E io ho cercato di aiutarlo.
A: Perché?
G: Perché la gente che non ha speranze è più facile da controllare; e chi ha il controllo, ha il potere.
A: Chi sei tu davvero?
G: Sono il servo del potere dietro al Nulla. Sono stato inviato per uccidere l’unico che può fermare il Nulla. L’ho perso nella paludi della Tristezza. Il suo nome è Atréju.
A: [la terra trema di nuovo e Atréju cade. Vicino a lui c’è una pietra appuntita, la raccoglie e si alza per combattere] Se tanto dobbiamo morire, preferisco morire combattendo. Vieni avanti Gmork, io sono Atréju!
Anche se riesce a uccidere Gmork, Atréju apparentemente non completa la propria missione. Fantàsia si sfalda e resta solo un granellino di sabbia. Bastian, il lettore del libro in cui si svolge la storia di Atréju, è incaricato direttamente dalla Infanta Imperatrice di completare la missione di Atréju, con il quale si è immedesimato durante l’avventura. Bastian è chiamato a dare un nome nuovo all’Infanta Imperatrice, che si perpetua solo grazie ai nomi che le danno gli esseri umani. E a ricostruire il regno con la propria fantasia.
Come funziona una storia
Perché ti ho condiviso un racconto che probabilmente già conoscevi? Perché volevo che focalizzassi la tua attenzione sulle parti di questo passaggio che ho evidenziato.
Il film de La Storia Infinita1 ricalca per filo e per segno lo schema del “viaggio dell’eroe”, un modello di narrativa identificato da Joseph Campbell2 e che implementa la formula base di una semplice storia. Provo a raccontartela, cercando di semplificare un po’ perché a essere pignoli ci vorrebbero otto post per farlo.
- Il mondo ordinario, il cui l’eroe non si trova a proprio agio. Nella Storia Infinita questa parte tocca a Bastian, un ragazzino di undici anni che ha appena perso la mamma e non riesce più a rapportarsi con il padre. Inseguito dai bulli della scuola, Bastian si rifugia in una libreria, da dove poi scappa “prendendo in prestito” il libro de La Storia Infinita.
- Il richiamo dell’avventura. Con il Nulla che avanza, c’è una sola persona che può salvare l’Infanta Imperatrice dall’oscuro male che la sta uccidendo e salvare il regno di Fantàsia: Atréju, un giovane cacciatore di bufali.
- Rifiuto dell’incarico. Atréju e tutti quanti fanno fatica a credere che un ragazzino, non ancora divenuto cacciatore, possa salvare il regno.
- Incontro con il mentor. La morte del cavallo Artax che si lascia sprofondare nelle paludi della Tristezza sembra segnare il punto di non ritorno per Atréju. Subito dopo però il giovane incontra e salva il Fortunadrago da una specie di ragno enorme, e il Fortunadrago si trasforma nella guida del ragazzo.
- Attraversamento del varco. Atréju parte per la “Grande Ricerca”, che però assomiglia più a un girovagare fra un pericolo e l’altro senza mai riuscire a trovare la strada giusta e senza mai scoprire quello che è veramente destinato a fare.
- Prove, alleati e nemici. Prima di ritrovarsi faccia a faccia con Gmork, che impersonifica il Nulla (l’antagonista) ed è sulle tracce dell’eroe fin dalle prime battute della storia, Atréju/Bastian deve superare diversi ostacoli e prove che lo trasformano da un apirante cacciatore di bufali in un guerriero pronto ad affrontare il Nulla.
- L’approccio. Oramai Atréju e Bastian sono una cosa sola e sono pronti ad affrontare il Nulla.
- Il calvario. Verso la fine della storia, Atréju incontra Gmork e abbiamo visto quello che succede.
- Il premio. L’eroe prende possesso del tesoro guadagnato affrontando la morte. Bastian riceve dalla Infanta Imperatrice il granellino di sabbia.
- La strada del ritorno. L’avventura non è finita, perché Bastian deve trovare dentro di sé la fantasia necessaria a dare un nuovo nome all’Infanta Imperatrice e ricostruire il mondo di Fantàsia.
- La risurrezione. Scegliendo di chiamare l’Infanta Imperatrice con il nome della mamma morta all’inizio della storia, Bastian riesce a superare le proprie paure e inizia a ricreare Fantàsia.
- Ritorno con l’elisir. Grazie al potere concessogli dall’Imperatrice, Bastian cavalcando il Fortunadrago si vendica dei bulli della scuola e ristabilisce l’ordine nel proprio mondo, trasformando in realtà le proprie fantasie e i propri sogni.
Scrivi la storia del tuo progetto
Di quanti sogni ti è rimasto in mano un granellino di sabbia? A me, di parecchi. Immagina la tua storia, le mille peripezie che ti troverai ad affrontare. Prova a fare reverse engineering di quello che ti aspetta alla fine: hai avuto successo, stai cavalcando il Fortunadrago per vendicarti dei bulli, come ci sei riuscito? Cos’hai fatto per arrivarci? Come si è sviluppata la tua storia?
Qualche mese fa a Pi Campus, un distretto di startup con cui collaboro, ho avuto la fortuna di ascoltare Lorenzo Thione3 raccontare la propria storia. Con Lorenzo abbiamo fatto il liceo insieme e immagina la mia sorpresa nel sentirgli spiegare proprio questo concetto di imprenditore-storyteller di cui parlo da anni ai ragazzi che fanno startup (ho raccolto in un eBook gratuito gli appunti del mio seminario al Founder Institute).
Di seguito trovi lo schema di una storia applicato al mio sogno di leggere tutti i libri del mondo e scrivere per aiutare chi vuole realizzare i propri sogni. Puoi scaricare al seguente link lo stesso schema di una storia bianco e usarlo per raccontarti come sarai riuscito a realizzare il tuo progetto!
- Film e libro differiscono in alcune parti e nello specifico il film non racconta tutta la storia del libro, ma per lo scopo di questo post è più che sufficiente limitarsi a quello. ↩
- Puoi trovare la spiegazione dettagliata su thewritersjourney.com. ↩
- Fondatore di una startup acquisita da Microsoft per 100 milioni di dollari e trasforma in Bing. ↩